Due “carote” da Lodi a Londra per festeggiare con Jannik Sinner

OSPEDALETTO Le tifosissime hanno assistito alla finale sostenendo l’altoatesino, ma hanno incontrato... Alcaraz

Da Ospedaletto al centrale di Wimbledon per assistere alla vittoria del loro idolo Sinner. Il week-end londinese, passato tra racchette, fragole con la panna e cerimoniali molto british, regala però altre emozioni oltre a quelle vissute a ridosso del rettangolo verde, come l’incontro con lo sfidante Alcaraz in un ristorante qualche ora dopo la finale. È capitato di tutto, ed in sole 48 ore, a Patrizia Tuzzi e alla figlia Laila, che lo scorso fine settimana sono salite su un aereo diretto in Gran Bretagna che fino a poco tempo prima non avevano nemmeno prenotato. «Venerdì sera mi sono messa al computer per aggiornare un’ultima volta il sito dei biglietti per la finale di Wimbledon tra il nostro idolo Sinner e lo spagnolo Alcaraz - racconta Tuzzi, impiegata di 47 anni residente a Ospedaletto Lodigiano -. Colpo di fortuna, ho trovato due biglietti, così abbiamo prenotato subito il volo e sabato siamo partite, accompagnate da mio marito». Tuzzi, grande appassionata di tennis, ha trasmesso l’amore per questo sport alla figlia, «anche se nessuna delle due lo pratica, ci piace guardarlo in tv». Prima di Sinner, Tuzzi era fan di Agassi, che domenica allo stadio ha visto dal vivo «insieme ad altre vecchie glorie del tennis, attori di Hollywood ed anche i reali inglesi» racconta elettrizzata. Oltre all’emozione vissuta nel corso della finale, e culminata con la vittoria del tennista altoatesino, Tuzzi e figlia si sono divertite anche a vedersi e rivedersi in tv con la loro maglietta arancione dei “carota boys”, i fan di Sinner, che per la verità avevano già avuto modo di incontrare lo scorso anno in Trentino, a Sesto Pusteria, dove l’Atp numero 1 al mondo è cresciuto.

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