Dieci televisioni per la pediatria del Maggiore VIDEO

SOLIDARIETA’ L’associazione “Insieme oltre le onde” dei genitori di Lorenzo Foletti, trapiantato al fegato a 6 mesi per una malattia rara, ha donato le apparecchiature all’ospedale di Lodi

Lodi

Dalla storia di malattia di Lorenzo Poletti trapiantato al fegato a soli 6 mesi e che oggi ha 7 anni, nuota come papà Luca e gioca a calcio, è nato un altro gesto di solidarietà.

LODI Donate 10 televisioni alla pediatria. Video di Cristina Vercellone

Ieri pomeriggio, l’associazione della famiglia Foletti di Codogno “Insieme oltre le onde” ha donato alla pediatria dell’ospedale Maggiore 10 televisori.

«È importante far sentire la gente partecipe, noi siamo antenne, ma possiamo essere anche punto di riferimento per una società coesa, connessa e solidale», ha detto Foletti.

Lorenzo, affetto da una malattia rara, denominata atresia delle vie biliari, è stato trapiantato al fegato il 2 giugno del 2018.

È stato allora che papà Foletti si è buttato in acqua, ha iniziato a nuotare e non ha più smesso. È reduce, infatti, dalla quinta traversata dello stretto di Messina ed è attraverso le sue iniziative e la capacità di coinvolgimento che raccoglie i fondi per aiutare i bambini come il suo. Lo sport e l’acqua, uniti alla solidarietà, possono cambiare le cose.

«Ringrazio l’Asst e tutti quelli che ci sostengono - ha detto Foletti -, anche il Comune di Fombio che ha ospitato nuovamente un nostro evento di beneficenza e lo ha fatto per il secondo anno consecutivo in occasione della sagra. È grazie a eventi così che siamo riusciti a raccogliere i fondi per le Tv.

«Si parla sempre di umanizzazione delle cure - hanno detto il direttore generale e sanitario dell’Asst Guido Grignaffini e Giovanni Monza presenti insieme alla primaria Roberta Giacchero e alla coordinatrice infermieristica Romana Nicardi -: il vostro gesto fa capire il significato della parola. La televisione in camera dà un grandissimo aiuto. Ringrazio la dottoressa Giacchero e tutto il suo staff, ma dobbiamo lavorare su tutti gli aspetti che riguardano la vita in ospedale e le associazioni ci danno una grossa mano».

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