CASALE Allarme in ospedale: «Sono diminuiti i giorni per sottoporsi a esami e risonanze»

Il Movimento Cinque Stelle parla di un ridimensionamento del reparto di Radiologia: «Solo il martedì e il giovedì sono a disposizione dei cittadini»

L’accesso a risonanze, Tac e Moc ridotto a due soli giorni la settimana. Un taglio del servizio che potrebbe scattare a breve, penalizzando fortemente i cittadini. A lanciare l’allarme è la consigliera comunale 5 Stelle, Marta Cobianco: «A pochi giorni dall’annunciato acquisto del secondo acceleratore lineare, che andrà a sostituire l’apparecchiatura attualmente in uso in Radioterapia, apprendiamo che, nel contempo, il servizio di radiologia dell’ospedale di Casale è stato ridimensionato - avverte -. Si potranno eseguire esami strumentali solo il martedì e il giovedì». Ad oggi il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, e con la soppressione di tre giorni su cinque verrà più che dimezzato. «Una scelta operata alla chetichella mentre nel contempo si annunciava il rilancio dell’ospedale di comunità, quanto meno paradossale - prosegue la consigliera grillina -. Il timore è che come già accaduto in precedenza e in altre analoghe circostanze, la riduzione sia solo il primo passo per decretare la definitiva chiusura di un servizio la cui gestione, nel tempo, anche a causa della carenza di personale, è stata gradualmente affidata a società esterne private». Già ora «l’80 per cento del servizio di radiologia dell’Asst di Lodi è esternalizzato - prosegue Cobianco -. Prima si occupava solo della refertazione degli esami, adesso, per sopperire alla carenza di personale ospedaliero, il privato gestisce anche buona parte delle prestazioni di un servizio pubblico in un ospedale pubblico». A complicare le cose, arriva ora la riduzione dei giorni per gli esami. «I disagi per i pazienti, anziché diminuire aumenteranno – prosegue Cobianco -. Chi dovrà sottoporsi a Rx toracica urgente sarà invitato a rivolgersi ad altri ospedali e inoltre non è stato chiarito come si intenda procedere per ovviare e recuperare le prestazioni. Non sono comprensibili i preannunciati progetti di rilancio del presidio di Casale, assurto a ospedale di comunità, quando a mancare, e a deperire, sono prima di tutto i servizi essenziali, quelli che servono per riempire di contenuti un progetto che per il momento resta solo sulla carta». L’ultima annotazione della consigliera pentastellata è politica: «In tutto questo il sindaco Delmiglio come sempre sa ma sceglie il silenzio, siamo a ridosso della campagna elettorale e fa orecchie da mercante. Del resto in questi cinque anni non si è mai speso per difendere il nostro ospedale».

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