CARPIANO - Delitto Mormile, dopo i depistaggi l’ “atto finale” in tribunale

A 32 anni di distanza i due pentiti che hanno consentito le prime 5 condanne sono comparsi in udienza preliminare

Su un’agendina di Armida Miserere, compilata negli anni del dolore dopo l’assassinio del compagno Umberto Mormile, c’era un appunto: Papalia. E i boss della ’ndrangheta Antonio Papalia e Domenico Papalia saranno poi condannati rispettivamente nel 2005 e nel 2011 come mandanti dell’omicidio di Mormile. Miserere, che nel 1990, quando Mormile fu crivellato con una 357 magnum a un semaforo della Binasca a Carpiano, non ha potuto sapere delle condanne, finora 5 per l’omicidio, perché nel 2003 fu trovata morta nella sua abitazione al carcere di Sulmona, con un colpo di pistola alla testa, considerato un suicidio. Nel ’90 dirigeva la casa circondariale di Lodi e abitava a Montanaso con Mormile, educatore carcerario in servizio a Opera.

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