Caccamo lascia dopo 40 anni:
«Comunque un po’ mi dispiace...»

IL PERSONAGGIO Lo storico dirigente scolastico in pensione alla fine dell’anno didattico

Dopo quarant’anni di carriera nel mondo della scuola, dal 1986, Demetrio Caccamo va in pensione. Da 10 anni alle redini del circolo Lodi 5, il dirigente scolastico, originario di Reggio Calabria lascerà la “cattedra” con la fine dell’anno scolastico. «Un traguardo di vita», ha detto il preside Caccamo che, venerdì ha incontrato i piccoli alunni della scuola dell’infanzia Collodi di Massalengo, con la presenza del sindaco Severino Serafini. Salutando i remigini che si stanno apprestando a tracciare un nuovo percorso, con l’inizio della scuola primaria all’orizzonte, il preside ha parlato di un nuovo traguardo che si apre per i bambini. «L’ultimo per me dal punto di vista professionale - ha detto -: le tappe le ho percorse tutte e concludo con molta felicità. Sono contento di essermi circondato negli anni di uno staff di valore. Questa è stata certamente la scelta che ha fatto la differenza nel mio lavoro». E guardandosi indietro, dagli anni Ottanta fino a oggi, il preside Caccamo ha visto il mondo della scuola evolversi: «Mi sono sempre occupato di formazione e mi ha molto stimolato l’ingresso dell’informatica nella didattica. La tecnologia ha rivoluzionato il mondo dell’apprendimento, facendo in modo di creare materiali e strumenti di condivisioni sempre nuovi». Proprio come la lavagna lim che il preside ricorda di aver portato per primo nel Lodigiano alla scuola Spezzaferri: «L’unica cosa che mi dispiace - prosegue il dirigente, padre del noto comico Filippo Caccamo che ha fondato la sua carriera, schernendo gli insegnanti con show lungo tutto lo Stivale e anche in tv - è lasciare proprio ora che sta entrando a pieno titolo l’intelligenza artificiale. Credo che rappresenterà un’opportunità straordinaria per tutti». E oltre ai ragazzini dell’infanzia Collodi e della primaria Rodari di Massalengo, anche il personale e gli studenti delle scuole Cazzulani e Don Gnocchi di Lodi, tra cui circa 1.200 studenti in tutto, sentiranno la mancanza di un dirigente che ha saputo portare a termine un grande lavoro nel mondo della scuola.

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