Avvisi sulle piante da abbattere a Lodi: «Ogni taglio una scelta sofferta»
OPERAZIONE ASTEM Il Broletto rassicura: «Obiettivo è garantire sicurezza e preservare la ricchezza del verde»
“Questo albero sarà abbattuto a seguito di valutazioni tecniche effettuate da dottori agronomi”. L’avviso è stato affisso su diverse piante a rischio crollo, un foglio con il marchio Astem che riporta in sintesi le motivazioni del taglio. Gli interventi sul patrimonio arboreo (le piante a Lodi sono circa 9mila) vengono decisi dal Broletto in collaborazione con la partecipata Astem, facendo riferimento al protocollo sulla propensione al cedimento della società italiana di arboricoltura. Il Comune di Lodi ha già reso pubblico – ed è facilmente accessibile sul portale web dell’amministrazione locale – la mappatura georeferenziata delle piante (con la localizzazione, l’altezza, il numero identificativo, il nome comune, la tassonomia, il diametro del tronco e l’altezza). A cadenza trimestrale viene poi reso noto l’elenco delle essenze arboree da rimuovere per evitare che cadano a terra. Sono più di venti gli esemplari che risultano in uno stato di deperimento e saranno tagliati nel quarto trimestre. Le diagnosi degli esperti non lasciano speranze: “chioma quasi completamente disseccata”, “attacco di cancro colorato del platano” e ancora “numerose scortecciature e necrosi basali”. Tra le specie ci sono degli aceri americani, liquidambar, ciliegi selvatici, platani e olmi. Alcuni svettano anche all’interno dei parchi: come un platano di 23 metri all’Isola Carolina o un liquidambar di 19 metri di altezza nell’area verde di via Fascetti. Ogni anno sono circa 100/120 gli abbattimenti programmati in città, determinati da valutazioni agronomiche, che considerano la stabilità, le condizioni fitosanitarie e la sicurezza. Per informare la cittadinanza, è stata introdotta questa iniziativa: affiggere dei cartelli sugli alberi da abbattere.
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