
Autismo e disturbi, è boom di casi
Nel Lodigiano Sono oltre 5mila i pazienti presi in cura alla neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza
Autismo in crescita, specie nei bambini piccoli o in ragazze in età adolescenziale, e aumento dei disturbi per cui è necessario intervenire con l’assistenza educativa scolastica.
Anche a Lodi lievita il numero di ragazzi presi in cura alla neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.
Oltre 5mila pazienti
In tutta la provincia di Lodi, allo stato attuale sono più di 5mila i pazienti presi in carico dall’Uonpia, Unità operativa di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza territoriale.
Nel polo territoriale di Lodi, i pazienti che sono stati visti almeno una volta negli ultimi due anni sono attualmente 2946, con 381 nuovi accessi, ossia pazienti che per la prima volta si sono avvalsi delle prestazioni dell’Uonpia. Sei mesi fa, a giugno del 2024, erano 2670.
A Sant’Angelo i numeri attuali raccontano di 1081 pazienti presi ad oggi in carico, di cui 179 nuovi, mentre sei mesi fa erano 961.
A Casale si parla di circa 1200 pazienti attuali, di cui 258 nuovi, contro i 1115 risultanti a giugno del 2024. Nel 2023, i nuovi casi per Lodi sono stati 320, a Sant’Angelo 114 e a Casale 158.
Numeri in aumento
A parlare di «numeri in aumento, ma anche aumento del peso dei casi, sempre più complicati» è la dottoressa Francesca Beccaria, direttrice Uonpia Asst Lodi, realtà che si occupa di patologie neurologiche, psichiatriche e disturbi del neurosviluppo, ossia autismo, deficit dell’attenzione e iperattività, disturbi del linguaggio e dell’apprendimento.
Per quest’ultimo caso la maggior parte delle richieste arrivano dalle scuole, motivo per il quale le spese per l’assistenza educativa scolastica aumentano.
A livello regionale, dal 2008 al 2017, quindi pre pandemia, l’incremento delle richieste fatte ai servizi di neuropsichiatria infantile è stato del 75 per cento in più, fattore da associarsi ad una denatalità del meno 5 per cento secondo dati ricavati da una ricerca condotta da Fondazione Cariplo. «Nessun’altra branca della medicina ha avuto un aumento simile», fa notare Beccaria.
In particolare, sulla provincia di Lodi nel 2023 le nuove diagnosi di autismo sono state 118, nel 2024 121, dice la dottoressa. I pazienti valutati, tra quelli di nuova diagnosi e quelli già noti, nel 2023 erano 162, nel 2024 sono stati 212: un aumento del 24 per cento. Altra nota interessante è l’età della diagnosi di disturbi dello spettro autistico. Essa, sempre più, viene fatta a bambini piccoli, da 0 a 2 anni, 21 nel 2023, nel 2024 32.
Nel 2023, inoltre, sono state compiute 18 diagnosi per ragazzi dagli 11 ai 13 anni, 23 nel 2024, mentre invece per la fascia dai 14 ai 17 anni si parla di 22 nel 2023 e 26 nel 2024.
Autismo, le cause
«Molte di queste diagnosi vengono fatte a ragazze in età preadolescenziale o in adolescenza - spiega Beccaria -. Nei maschi l’autismo si evidenzia prima, nelle femmine questi tratti emergono più tardi. Questo perché le ragazze mettono in atto un sistema che tende a dissimulare il disagio, cercando di mascherare quello che in realtà provano attraverso comportamenti omologati».
In generale, il fatto che i casi di autismo aumentino è da attribuirsi a diverse cause, «come fattori genetici, fattori esterni, l’età del padre, allargamento dei criteri diagnostici e maggiore sensibilità al problema».
Di fatto, l’autismo è una delle condizioni sulle quali l’Uonpia è maggiormente impegnata.
Per la presa in carico di bambini e ragazzi si lavora a stretto contatto con il Terzo settore, «beneficiando della collaborazione della Fondazione Danelli, Il Mosaico, la Cooperativa Amicizia, con cui lavoriamo a diversi progetti», conclude Beccaria.
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