A Lodi si infiamma il caso Scotti: «Il sindaco si faccia sentire»

BUFERA Fuoco di fila delle opposizioni che chiamano in causa Furegato

Altro che capitolo chiuso. E all’orizzonte ora si profila anche un esposto sulla vicenda. Le parole dell’assessore ai lavori pubblici Gianluca Scotti non chiudono il caso nato intorno all’interrogazione della consigliera Giusy Molinari sul suo ruolo, da libero professionista, nel cantiere in un palazzo di suo proprietà, in pieno centro storico, tutelato dalla Soprintendenza. Ed è in primis la consigliera Molinari, capogruppo del Misto, a «mettere in fila» le questioni. Perché «l’assessore Scotti dice che l’edilizia privata non rientra nelle sue deleghe, ma l’articolo 78 del Tuel impone l’astensione dalla libera professione per gli assessori competenti in materia di urbanistica, edilizia e lavori pubblici e ci risulta che Scotti abbia ancora la delega ai lavori pubblici, a meno che il sindaco non gliel’abbia già tolta». Insomma «il giochino delle tre carte non funziona - attacca Molinari - : capisco che in un momento di difficoltà si tende ad attaccare, ma la mia era solo una richiesta di delucidazioni in merito a una possibile violazione del Tuel».

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