
A Lodi la presentazione del libro del pronipote di Mussolini nella sala comunale
Il caso Il consigliere d’opposizione Invernizzi annuncia l’evento e critica la clausola antifascista, definendola facilmente aggirabile. Invito aperto anche alla sinistra per il dibattito
C’è la data - il prossimo 4 novembre, alle 20.45 - , c’è il luogo, ovvero la Sala Granata della Biblioteca Laudense di via Solferino. Ospite Caio Mussolini, pronipote di Benito Mussolini, a Lodi per presentare il libro “Mussolini e il fascismo - L’altra storia”. E dunque «parleremo di fascismo in una sala comunale, dimostrando a tutta la città che norme stupide, come la clausola antifascista, sono facilmente aggirabili». È l’ultima provocazione di Gianmario Invernizzi, consigliere comunale della civica Sara Casanova, che annuncia la serata pubblica in agenda per il 4 novembre. «Presenteremo il libro di Caio Mussolini, un libro che sta andando per la maggiore in Italia dato che quasi ogni sera ha presentazioni pubbliche e che sarà presentato a Lodi nella sala Granata - spiega Invernizzi - : dimostreremo così in modo chiaro a tutta la città, che una norma del genere, che limita la libertà di pensiero, è anche facilmente aggirabile e che quindi è inutile». Il riferimento è alla tanto discussa “clausola antifascista”, inserita - tra le polemiche del centrodestra - nel regolamento comunale per l’utilizzo delle sale. Tra chi si era opposto in modo fermo, c’era Invernizzi. «Io non firmerò mai una cosa del genere. L’ho sempre detto e lo ribadisco, ma abbiamo inoltrato regolarmente la richiesta per la sala sottoscritta da Stefano Rotta - spiega ancora Invernizzi - : il risultato è che parleremo di fascismo in una sala comunale. La democrazia per noi è un baluardo e quindi abbiamo voluto dimostrare in maniera intelligente come questa clausola sia peraltro inutile e non vi vieta di portare il pronipote di Mussolini a parlare di fascismo». L’invito è esteso a tutti, «anche alla sinistra, che invitiamo a dialogare con Caio Mussolini perché la democrazia è questa, il confronto tra le parti e divieti simili non dovrebbero esistere. A nostro avviso poi crediamo che sia importante per tutti i lodigiani ascoltare un’altra storia». Perché, come si ribadisce nel volantino che pubblicizza, «la storia non è un menù a là carte dal quale si scelgono gli eventi e i fatti storici secondo i propri gusti o convenienze, omettendone altri».
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