«Per strade e sentieri del Lodigiano con l’Unitre e il libro di Mariachiara Raimondi»

Il contributo di Valerio Migliorini

Giovedi 30 maggio nel pomeriggio si è svolto, presso la sede di UNITRE Lodi in viale Pavia, un incontro in occasione della ristampa del libro “Camminare nel lodigiano. Dieci itinerari scelti alla scoperta di Lodi e dintorni”, edito da PMP Lodi nel 2022. Un interessante volumetto promosso da UNITRE e curato da Mariachiara Raimondi, membro del Direttivo dell’Associazione. Una guida accurata e piena di curiosità storiche e naturalistiche sul territorio lodigiano: strade, sentieri, cascine, rogge, chiesette e cappellette sparse in mezzo alla campagna e spesso sconosciute agli stessi cittadini lodigiani. Corredata anche dai versi bucolici del poeta lodigiano Jacopo Gabiano (XVI secolo) tratti dalla sua raccolta “Laudiade”. Uno strumento indispensabile per i camminatori dell’Unitre che dal 2017, col sole ma anche con la pioggia, camminano ogni venerdì mattina su percorsi di circa 10 chilometri per conoscere e apprezzare le bellezze naturalistiche che il territorio lodigiano ancora oggi offre.

Cammino con loro da circa 3 mesi e trovo sia una esperienza piacevole di mobilità dolce e di amicizia. Del resto l’uomo ha sempre camminato fin dagli albori della sua storia. Già nell’antica Grecia il legame tra pensare e camminare è ricorrente e la cultura greca accoglie il camminare come attività sociale e colloquiale. Socrate trascorreva gran parte del suo tempo insegnando per le strade di Atene, Aristotele camminava con i suoi allievi, i peripatetici, nel Perìpato, il cortile della scuola da lui fondata ad Atene, il Liceo.

E se guardiamo alle grandi religioni, Gesù camminò senza sosta durante la sua predicazione in Galilea, Giudea e Palestina. Così come i musulmani andavano, a ancora vanno, alla Mecca. Anche il buddhismo e l’induismo hanno sempre favorito il pellegrinaggio alla ricerca di una maggiore vicinanza con il divino.

Lo stesso Sant’Agostino (IV secolo d. C.), vescovo e teologo, diceva “Canta, ma cammina, canta e prega da viandante, non indulgere nella pigrizia”. E intanto, nel mezzo del cammin della sua vita, lo stesso Dante Alighieri discendeva a piedi nel mondo dei morti, un viaggio nell’aldilà, una rappresentazione allegorica del percorso dell’uomo per arrivare alla salvezza e alla purificazione.

Senza dimenticare i grandi pellegrinaggi che dopo gli anni mille hanno portato eserciti di pellegrini a muoversi dalla loro terra per motivi turistici, culturali, religiosi ed anche di benessere fisico. Ippocrate, medico greco, grande osservatore della natura e dell’essere umano - considerato il padre della medicina occidentale - ha scritto infatti che “Il camminare è la migliore medicina”. Camminare permette di vivere in armonia, di incontrare con leggerezza la propria interiorità, trasformando conflitti e inquietudini, ma è anche un’opportunità di abitare il mondo in modo nuovo, creando amicizia e nuove relazioni.

Tutto ciò vale a maggior ragione per i diversamente giovani studenti dell’UNITRE.

Bello, quindi, che a Lodi, fin dal 2017, sia nato il gruppo dei “Camminatori”. E il notevole successo della prima pubblicazione sul tema ne dimostra l’interesse. Ben venga quindi la sua ristampa, resa possibile anche dal generoso contributo della Fondazione della Banca Popolare di Lodi.

Valerio Migliorini Socio Unitre Lodi

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