«Non basta un’applicazione sullo smartphone per risolvere il caos degli autobus»

Il contributo di Pierluigi Cappelletti

“Tagli ai bus, arriva la proposta. Si cerca di limitare i danni” aveva titolato “Il Cittadino” il 14 novembre annunciando la proposta di Star Mobility per risolvere la grana delle numerosissime corse saltate sia per i pendolari sia per gli studenti. Il fatto è che la “cerca” di limitare i danni è iniziata molto molto tardi, solo dopo ripetute dimostrazioni di scontento di lavoratori onesti che avevano pagato gli abbonamenti per restare a piedi senza preavviso, solo dopo la campagna stampa di questo giornale. “Nel 2022 sono saltate 30 corse e più” aveva affermato la stessa Star Mobility, come a dire che nel 2023 tutto sommato le cose andavano meglio (sic!). C’è voluto un anno per riuscire a mettere al tavolo chi doveva monitorare e segnalare con urgenza, chi doveva decidere il da farsi e chi doveva risolvere il problema.

Così i trasporti funzionano nella Regione dell’eccellenza simbolo del lavoro italiano. I disagi e i costi a carico dei pendolari che per settimane e settimane sono saliti sulla loro auto con l’abbonamento del pullman in tasca per andare a Milano a lavorare chi li paga? Qualcuno che siede in Regione trovi soluzioni serie.

La ditta che ha avuto la concessione regionale dei trasporti fa da un anno a questa parte quel poco che può, ma chi ricopre incarichi politici regionali non si sente inadeguato? Ha mai provato ad alzarsi alle 5.30, a mettersi in attesa di un pullman che non arriva e neppure si preavvisa? Star Mobility ha la forza di garantire il servizio per cui è pagata? Per un anno madri e padri di famiglia si sono arrabattati per correre al lavoro in orario, mentre studenti minorenni sono stati lasciati a piedi.

Si è arrivati a fine novembre 2023 con ripetute lettere di lamentele, servizi giornalistici e sindaci che alla fin fine si sono accorti del problema dei loro concittadini pendolari. E si arriva a questo quadro di tagli. Una cosa è certa: è stata la Caporetto della gestione del servizio trasporto pubblico in Lombardia. Una situazione vergognosa per il numero dei giorni in cui si è protratta l’assenza improvvisa e mai annunciata dei pullman. Martedì 21 novembre, titoloni rassicuranti con comunicato stampa da campagna mediatica: “Basta ansia per i pendolari del Lodigiano, arriva l’app per monitorare gli autobus.” (Il Giorno). “L’App per scoprire orari e ritardi, il nuovo servizio di Star Mobility” (Il Cittadino”). Dopo mesi di attese vane, ora c’è ”Lodi Bus Sapiens”: “per offrire ai clienti viaggi meglio organizzati e sicuri (…) soluzioni ideali a coloro che amano essere organizzati e preferiscono non rimanere in ansia ma tenere la situazione sotto controllo”. Come sono buoni! Sollevano i pendolari dall’ansia: speriamo non li lasciano a piedi! Di “Sapiens”, io dico, non c’è nulla: visto quanto tempo c’è voluto per un’App e quanto complicato risulta servirsene.

Dopo questo comunicato stampa di Star Mobility e di chi la governa, che finalmente si prende a cuore gli utenti dei pullman fantasma, terminiamo facendo sapere che fino a un paio di mesi fa l’App di “Star Mobility” riportava ancora il simbolo della vecchia ditta!

Pierluigi Cappelletti - Orio Litta

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