«La voracità dei proprietari del suolo»

Un paese del Sudmilano prevede il 38 per cento di abitanti in più: quale futuro per il territorio e il nostro ambiente?

Nere nuvole si profilano all’orizzonte nel Sud Est Milano. Il nostro suolo è minacciato. Progetti megagalattici come lo stadio del Milan a San Donato o pure provocazioni come l’ipotesi di una logistica in pieno Parco Sud a Carpiano, interventi già avviati come il Data Center a Melegnano o pure speculazioni fondiarie come sembra sia quella che interessa l’area della San Carlo sempre a Melegnano confermano la voracità dei proprietari di suolo vergine e il totale disinteresse della politica (fatta salva la lodevole eccezione del comune di Carpiano) per la difesa del suolo e la tutela del benessere e della salute dei cittadini. Ma non sono solo questi progetti faraonici, anche piccoli comuni seguono e sgomitano per conquista-re il loro pezzo di nuovo cemento. È il caso di Colturano dove una variante al PGT, con il solito blitz ferragostano e con un percorso che nei fatti disincentivava i cittadini a ragionare sul futuro del territorio, sta consumando il poco suolo libero non tutelato da vincoli sovracomunali. In un periodo in cui la popolazione è in costante decrescita, i dati ISTAT lo certificano e lo stesso comune lo scrive nella variante, si ipotizzano nuovi ambiti residenziali che porterebbero a un incremento del 38% degli abitanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA