La paratleta Monica Boggioni è la nuova madrina di Mentorship

LODI Il progetto per la promozione delle donne nel lavoro

Lodi

A essere di ispirazione per mentor e mentee, nella prossima edizione, sarà un simbolo di eccellenza nella vita e nello sport paralimpico italiano. Lodigiana d’adozione, laureata in Biotecnologie Mediche, 6 medaglie paralimpiche all’attivo, Monica Boggioni sarà la madrina della terza edizione di Mentorship Lodi. L’annuncio ha chiuso l’evento di scena sabato, nelle Sala dei Comuni, voluto per celebrare la fine della seconda edizione del progetto mutuato da Milano e che sta superando in numeri il gemello meneghino, con le 120 partecipanti rispetto alle 70 della prima edizione. A tracciare bilancio e risultati, i promotori, i consiglieri comunali Luciana Quirico e Cristiano Galletti e l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Lodi Manuela Minojetti, accanto a Luciana Tonarelli, vicepresidente della Provincia di Lodi, da quest’anno partner del progetto, che ha ottenuto anche il sostegno di Bcc Lodi, rappresentata sabato da Gianpaolo Pedrazzini e la dottoressa Elena Uselli, responsabilità Parità di Genere per l’istituto di credito. «Una scommessa vinta» secondo l’assessore Minojetti, che ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato all’iniziativa, ma anche tutte le donne che hanno scelto di mettersi in gioco in un progetto che permette di «far nascere sinergie che non si credevano possibili». Tante le voci di donne di ogni età, tra mentor e mentee, che si sono alternate nel racconto della loro esperienza di mentoring, mettendo in luce possibilità di crescita, di scambio reciproco, di arricchimento professionale e professionale reso possibile dall’iniziativa che è valsa, al Comune di Lodi, anche il terzo posto di categoria nel premio nazionale dell’associazione italiana formatori. A portare un saluto, in collegamento, anche la madrina uscente Ambra Martone, vicepresidente di Icr, che visti gli esiti e le relazioni nate tra mentor e mentee, ma anche tra mentor, ha espresso l’auspicio che «intorno al progetto nasca una comunità viva». Atteso ora il nuovo bando per raccogliere adesioni, con l’intento di aumentare ancora i numeri, coinvolgere categorie di professioniste rimaste finora a guardare e anche gettare qualche base oltre i confini dell’iniziativa, magari per promuovere la nascita di un network.

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