Sanità, liste d’attesa infinite per esami e interventi. Le “note dolenti” che non si possono ignorare

diMarco Ostoni

Oltre un anno per effettuare un’operazione di ernia inguinale, sei mesi per un piccolo intervento di asportazione di un neo, quattro per una risonanza magnetica. Sono i tempi d’attesa che, per esperienza diretta (mia e di alcuni parenti stretti) mi sono stati prospettati nelle scorse settimane dal numero verde di Regione Lombardia per le prenotazioni ambulatoriali/ospedaliere con il Servizio sanitario nazionale. I tempi, com’è ben noto, si riducono drasticamente nel caso in cui si sia disposti (e si possa permetterselo) a pagare la prestazione privatamente, anche se pure qui – nel caso della risonanza per esempio – la data più ravvicinata ha imposto di recarsi in una sede decisamente scomoda per godere dei tempi più celeri resi possibili dal canale a pagamento.

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