Politica estera, schieramenti divisi in un mondo indecifrabile

IL COMMENTO «Se gli stessi partiti procedono in ordine sparso all’interno dei rispettivi schieramenti, figurarsi se si riesce a imbastire un minimo di dialogo tra maggioranza e opposizione. Eppure ce ne sarebbe un grande bisogno di fronte a una situazione paragonabile a quella che nel 1914 finì per condurre alla Prima guerra mondiale, per citare il parallelismo usato dal capo dello Stato»

Lodi

Sulle decisioni in materia internazionale la politica italiana non riesce a trovare un punto di equilibrio e spesso dà il peggio di sé. Due esempi recentissimi sono più eloquenti di tante parole. Nel dibattito sull’aumento delle spese per la difesa, alla Camera il “campo largo” – vale a dire il centro-sinistra esteso al massimo del suo perimetro – si è diviso addirittura in cinque. Tante erano, infatti, le mozioni presentate dai vari partiti, dal Pd ad Avs, tutte bocciate perché in Parlamento i numeri a favore del centro-destra non danno scampo.

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