Piccolo “elogio” dei nostri giovani sindaci. E un appello

L’editoriale Abbiamo bisogno di guide sagge ed esperte che sappiano accompagnare i nuovi amministratori stando un passo indietro, accettando anche che sbaglino come hanno sbagliato loro (solo che ai loro tempi i social network che oggi ingigantiscono tutto non esistevano e certi errori dunque passavano sotto traccia), non di nostalgici che tendono a ripetere gli schemi che funzionavano mezzo secolo fa

Lodi

Un anno fa di questi tempi ospitavamo in redazione una nutrita pattuglia di sindaci e candidati che denunciava con toni appassionati e preoccupati come nel Lodigiano e nel Sudmilano la partecipazione alla vita pubblica e la disponibilità a impegnarsi, anche semplicemente accettando una candidatura per il consiglio comunale, fossero in preoccupante arretramento.Segno dei tempi, si dirà, e corollario alla dilagante disaffezione alle urne. Ma certamente uno scenario al quale non arrendersi. Anzi. Sempre un anno fa ci si era lasciati indicando come fosse compito delle amministrazioni e dei consigli comunali cercare di riattivare la passione per la cosa pubblica e spingere giovani all’impegno civico.

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