L’incapacità dell’Europa di governare le migrazioni

Fermare l’immigrazione è impossibile, bisogna governarla

Lo scorso mercoledì, la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha tenuto il suo annuale discorso sullo Stato dell’Unione. In realtà non è un gran notizia, dal momento che questo tipo di discorso, nel quale fare il punto circa la situazione dell’Unione Europea e nel quale porre le basi per il lavoro dei mesi a venire, viene tenuto ogni settembre dal 2010. Eppure, benché il discorso in sé non sia una gran novità, ci sono alcune cose da notare circa il discorso di quest’anno. La prima è che per la prima volta in quasi 15 anni di storia, quest’anno, il discorso è stato al centro del dibattito politico e dell’interesse anche delle persone comuni. C’era, come si dice in gergo, “hype” rispetto a questo incontro con la presidente Von der Leyen. Questo perché, negli ultimi anni, proprio durante la presidenza di Von der Leyen, l’Europa è diventata un’istituzione più comprensibile e compresa. Sia chiaro, questo non significa che sia diventata più popolare (anzi, l’italia risulta essere il Paese più euroscettico d’Europa), però, almeno, rispetto a quattro anni fa ne è chiara l’azione. Chi è europeista o chi è euroscettico, oggi, più di quattro anni fa è in grado di dire perché.Quindi, la prima differenza, visibile, è che questa volta a differenza di altre, il discorso di Von der Leyen ha riscosso l’interesse dell’opinione pubblica. La seconda novità, rispetto al passato, è che questa volta, mentre Von der Leyen parlava, gran parte dell’attenzione di stampa e politica erano rivolte a capire se, tra le righe, fosse possibile intelligere una volontà della presidente di ricandidarsi per il suo ruolo dopo le elezioni del 2024.

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