Il volontariato della Caritas,un grande “esercito del bene”

Sono 84.248 i volontari nelle Caritas di tutta Italia, di cui 22.275 nei servizi diocesani e 61.973 nelle parrocchie. Il dato, relativo al 2023, è in calo rispetto agli oltre 93 mila volontari rilevati nel 2020, probabilmente a causa delle limitazioni sanitarie che hanno colpito gli anziani durante la pandemia. È quanto emerge dal primo Rapporto sul volontariato Caritas in Italia, a cura di Caritas italiana, presentato il 19 marzo. Il rapporto, intitolato “Tutto è possibile. Il volontariato in Caritas: dati e riflessioni”, fotografa in 80 pagine la presenza dei volontari nei centri e servizi residenziali e non residenziali a livello diocesano (mense, centri di distribuzione di beni, empori, ostelli notturni, case famiglia e comunità alloggio, centri di ascolto, ecc.). Maggioritaria è però la presenza in ambito parrocchiale, con oltre 61.000 presenze, soprattutto in Puglia e in Umbria. La metà dei volontari è attiva soprattutto e nelle regioni del Nord Italia (50,4%), il 16,6% nel Centro, il 33% nel Mezzogiorno (Sud e Isole). La regione con il più alto tasso di volontari sulla popolazione residente è l’Emilia-Romagna (in media 99 volontari per 100mila abitanti). Seguono le Marche e la Basilicata (90,5). Fanalino di coda la Basilicata. In teoria ogni diocesi italiana può contare su un numero medio di 103 volontari, ma in genere le disponibilità spaziano da 2 a 50 presenze. Ci sono però estremi: diocesi con soli 2 volontari e diocesi che invece possono contare fino a 900 e 1200 presenze.L’identikit del volontario Caritas sfata, in parte, l’idea che le persone anziane siano la maggioranza assoluta: il 38,3% è over 65, tutti gli altri sono di età compresa tra 18 e 64 anni. I giovani under 35 sono il 16,3%. I volontari hanno un titolo di studio medio-alto: il 77,4% ha almeno la maturità (il 34,2% è laureato). Sono prevalentemente pensionati (41,8%) e occupati (34,8%).

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