Il bollettino di guerra delle carceri italiane

L’editoriale Lodi tra i primi dieci penitenziari del Paese per sovraffollamento

Lodi

“22 anni, extracomunitario, si è impiccato lunedì mattina nel carcere milanese di San Vittore. Si tratta del 36esimo suicidio di un detenuto dall’inizio dell’anno”. Lo scrive il sindacato della polizia penitenziaria della Uil in una nota inviata il 25 giugno ai quotidiani.

Tutte le settimane, o quasi, in redazione arrivano comunicati di questo tenore: sono veri e propri bollettini di guerra che certificano come la situazione carceraria in Italia sia ormai al collasso.

A fine maggio è stato diffuso il XXI Rapporto dell’associazione Antigone sulle condizioni di detenzione, intitolato “Senza respiro”, realizzato anche sulla base delle visite a 95 istituti penitenziari per adulti. Il quadro che emerge è drammatico. Al 30 aprile 2025 i detenuti in Italia erano 62.445, a fronte di una capienza regolamentare di 51.280 posti.Ma considerando i posti non disponibili (oltre 4.000), il tasso reale di affollamento è del 133 per cento, con circa 16.000 persone che non hanno un posto regolamentare. Ben 58 carceri su 189 hanno un tasso di sovraffollamento superiore al 150 per cento.

Tra le dieci peggiori carceri italiane, secondo Antigone, c’è Lodi

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