I violenti di Verona e il legame con il Paese da tutelare

L’editoriale del direttore Lorenzo Rinaldi

Una delle conseguenze della controversa riforma Cartabia è che spesso i comunicati stampa diffusi dalle forze dell’ordine e dalla magistratura si chiudono con una precisazione sulla presunzione d’innocenza dei soggetti coinvolti dalle indagini. E dunque adottiamo il medesimo metro di giudizio per commentare i fatti - deplorevoli, per quanto ne sappiamo ad oggi - della questura di Verona, con 5 poliziotti per i quali sono stati spiccati ordini di arresto e altri 17 iscritti nel registro degli indagati per omessa denuncia. Per quanto è stato possibile leggere emerge un quadro, supportato da intercettazioni telefoniche, di violenza “gratuita” e di sfregio alla legge e alla divisa, che ha portato la procura a ipotizzare i reati di tortura, lesioni, falso, omissioni d’atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio. Se confermate in sede di giudizio, queste accuse andrebbero a delineare un quadro inquietante,

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