Elezioni Regionali, Salvini e Bonaccini dormono sonni agitati

Il commento del direttore del «Cittadino» Lorenzo Rinaldi

Catenaccio Al netto dei sondaggi - che fino a quando è stato possibile rendere noto vedevano una forte crescita di Fratelli d’Italia - il dato più interessante in questa tornata elettorale è rappresentato dall’affluenza. In Lombardia il rischio è che il popolo dell’astensione si riveli ben più ampio di quel 26,9 per cento fatto segnare nel 2018, quando alle urne si recarono in 5.762.459 elettori. Cinque anni fa Attilio Fontana venne eletto governatore con il 49,75 per cento, il primo partito fu la Lega (29,65 per cento), seguito da Forza Italia (14,32 per cento) e un minuscolo Fratelli d’Italia (3,64 per cento). Lo sfidante, Giorgio Gori, si fermò al 29,09 per cento, con il Pd che raggiunse il 19,24 per cento e le altre sigle della coalizione totalmente ininfluenti. I 5 Stelle si presentarono da soli, con Dario Voli, raggiungendo il 17,37 per cento.

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