Diecimila ragazzi ai Grest, non diamoli per scontati

Il commento del direttore del «Cittadino» Lorenzo Rinaldi

Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. E così non stupisce che la settimana sia stata monopolizzata dalla violenta rissa andata in scena nella notte fra sabato 24 e domenica 25 maggio in piazza Mercato a Lodi, per la quale al momento la polizia di stato ha denunciato cinque nordafricani residenti a Tavazzano, di età compresa fra i 20 e 25 anni: non proprio dei ragazzini. Eppure la settimana che va a concludersi è stata caratterizzata anche da molto altro. È stata, ad esempio, la terza settimana dei Grest negli oratori, che nella sola diocesi di Lodi garantiscono un “porto sicuro” per circa 10.000 tra bambini e ragazzi, grazie allo sforzo dei parroci, dei coadiutori e di circa 3.000 animatori. Numeri suscettibili di qualche variazione, perché non tutti partecipano per l’intera durata, ma che nella loro dimensione rendono bene l’idea di come i Grest, dalla chiusura delle scuole in poi, siano l’iniziativa che catalizza il maggior numero di minori sui nostri territori e rappresentano un fenomeno sociale di assoluta rilevanza. Anche se, visto che si sono sempre fatti e centinaia di migliaia di persone li hanno frequentati nel corso degli anni, li diamo per scontati.

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