Trasporti, un doppio “no” per StarMobility: lo sciopero adesso si fa più vicino

Senza esito il tentativo di conciliazione in prefettura fra azienda e sindacati

Doppio “no” per StarMobility ai tavoli di conciliazione separati, si avvicina lo sciopero. Nei prossimi giorni la sigla autonoma Faisa Cisal, che ieri ha esperito l’ultimo tentativo di mediazione in prefettura con esito negativo, comunicherà la data dello sciopero, mentre Cisl e Ugl hanno ricevuto i primi “no” al tavolo di conciliazione in sede aziendale, nei prossimi giorni andranno in prefettura. Se anche in quel caso l’esito sarà negativo, anch’esse arriveranno ala proclamazione dello sciopero. A questo punto tra febbraio e marzo potrebbe esserci uno sciopero congiunto del trasporto pubblico locale o addirittura due scioperi con adesione reciproca tra le diverse sigle sindacali. Le richieste portate avanti dai sindacati sono in alcuni punti sovrapponibili, ma hanno un percorso diverso. Faisa Cisal da mesi sta portando avanti un tavolo parallelo a quello unitario. Già a novembre si era arrivati alla proclamazione dello sciopero, poi rientrato per un ultimo tentativo di conciliazione del prefetto Enrico Roccatagliata, di fronte al quale l’azienda aveva assunto precisi impegni. Impegni che però il sindacato a gennaio ha ritenuto non mantenuti, riaprendo la procedura di sciopero. Tra le richieste sindacali c’è la verifica di alcuni errori nelle competenze in busta paga, alcune spettanze arretrate per gli ex lavoratori Line, il riconoscimento del vestiario e di un’indennità per l’uso del telefono personale per motivi aziendali. Questioni che ieri non hanno trovato risposta. «Ringrazio il prefetto per la chiara volontà di non arrivare allo sciopero, ma non ci sono state quelle rassicurazioni che ci aspettavamo dall’azienda – dice Giuseppe Iamundo, segretario Faisa Cisal -. Nei prossimi giorni proclameremo lo sciopero, nel rispetto dei termini di legge. Dispiace per l’utenza, che non merita di subire ulteriori disagi, ma non c’è altro margine con l’azienda. Ovviamente tutto potrà rientrare, anche fino al giorno prima dello sciopero, se StarMobility darà segni concreti di voler risolvere le questioni aperte». Cisl e Ugl, che avevano partecipato al tavolo unitario per l’armonizzazione delle condizioni di lavoro dopo la fusione tra Star e Line, a gennaio avevano rotto con l’azienda: con diversi problemi aperti (alcuni già contestati da Faisa Cisal), lamentavano poi la mancata corresponsione del premio di risultato 2022 o in alternativa di una gratifica, goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Aperte le procedure obbligatorie di raffreddamento, si sono incontrate in azienda martedì, ma l’esito è stato negativo. «Purtroppo l’azienda ha dato risposte vaghe e molto parziali a fronte di molte e precise questioni motivate - spiega Gaetano Di Capua, segretario Fit Cisl -. In queste condizioni non si può raggiungere alcuna conciliazione». Ora anche per loro ci sarà il passaggio in prefettura. Se anche il tavolo prefettizio darà esito negativo, si passerà alla proclamazione dello sciopero. Che a quel punto potrebbe essere condiviso con Faisa Cisal o separato, magari però con l’adesione reciproca che darebbe più forza alla doppia protesta.n

© RIPRODUZIONE RISERVATA