Stop agli allagamenti all’Ibsa con un bypass alla roggia Molina a San Grato

LODI Vertice sul progetto con i sindaci e il Consorzio Muzza

Mai più allagamenti come quello che ha mandato sott’acqua lo stabilimento Lodi 1 della multinazionale farmaceutica Ibsa il 5 settembre scorso. Comune di Montanaso e comune di Lodi al lavoro con il Consorzio Muzza per un bypass idraulico in grado di intercettare le acque della roggia Molina dalla provinciale 16 e deviarle in campagna per ricongiungersi all’alveo della roggia oltre gli stabilimenti Ibsa e Archimica. «Lo studio di fattibilità pronto in primavera – spiega il sindaco di Montanaso Luca Ferrari -. Se i costi saranno sostenibili, l’ipotesi è di metterlo in realizzazione già l’estate prossima».

A settembre la bomba d’acqua che aveva messo in ginocchio il Lodigiano si era abbattuta con particolare violenza nell’area tra Montanaso e Lodi, in fondo a viale Milano. La quantità di pioggia, il deflusso difficoltoso e il troppo pieno della roggia avevano creato le condizioni per un allagamento importante sul tratto della provinciale 16 in uscita da Lodi e soprattutto nell’area, leggermente sotto la quota stradale, dell’incrocio tra viale Milano e via Martiri di Cefalonia, proprio dove insiste lo stabilimento Ibsa. Il risultato fu un improvviso e violento allagamento del piano seminterrato del sito industriale che aveva costretto a sospendere le produzioni e mettere in cassa integrazione 220 lavoratori. Dopo un mese e mezzo Ibsa aveva già ripristinato l’80 per cento delle lavorazioni in sito, e di fatto è ripresa la produttività secondo standard, ma i danni sono stati consistenti.

«Abbiamo svolto sopralluoghi e prime verifiche e già in autunno abbiamo avuto un incontro con il sindaco di Lodi Andrea Furegato e i vertici del Consorzio Muzza per studiare una soluzione – spiega Luca Ferrari, sindaco di Montanaso -. Il bypass idraulico sembra realizzabile. Il Consorzio Muzza stenderà un progetto di fattibilità entro marzo, soprattutto con la valutazione dei costi da sostenere. Bisognerà capire la sostenibilità dell’intervento, che non sembra impossibile, e c’è già la disponibilità di massima dei Comuni di Montanaso e di Lodi a compartecipare. Coinvolgeremo in questo percorso anche la Provincia. Se tutte le pedine saranno al loro posto, già in estate potremmo dare il via all’intervento, che dal punto di vista realizzativo non dovrebbe prospettarsi troppo lungo. L’evento di settembre fu eccezionale, ma vogliamo dare una risposta definitiva alle attività produttive e a tutti i cittadini».

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