Lodi, dopo lo sciopero all’Icr la proprietà si dice «pronta a trattare»

Ma chiede «ragionevolezza a fronte di un mercato sempre più competitivo»

La Icr risponde allo sciopero e allo stato d’agitazione con blocco degli straordinari proclamato dal sindacato Ugl Chimici, che ha visto venerdì mattina lo stop alle produzione e oltre 120 persone in presidio davanti i cancelli della fabbrica: «Siamo aperti al dialogo se le richieste sono ragionevoli e contestualizzate all’interno della nuova realtà di mercato sempre più competitiva». Il sindacato chiede riconoscimenti economici e una diversa organizzazione di turni. Dopo le azioni di protesta di Ugl, il colosso della cosmetica di Lodi racconta la sua versione dei fatti, dichiarando una volta di più la disponibilità a trattare, con richieste ragionevoli.

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