Immobiliare, il Lodigiano sfida l’aria di crisi

Secondo Fimaa il primo semestre 2023 è partito bene ma non dappertutto

Rallenta il mercato immobiliare nella città di Lodi, ma non dappertutto: i dati del primo semestre 2023 indicano comunque un aumento delle vendite per il residenziale nuovo e recente tra il 2 e il 7 per cento su base annua. E un più 13 per cento per i valori delle nuove locazioni. Inflazione, rincari attribuiti alla guerra, aumento delle tassazioni e un costoso adeguamento energetico influiscono sullo scenario del principale “bene rifugio”, assieme al sogno di parte della classe media di lasciare il caos di Milano. In particolare, i dati relativi alla città di Lodi, in questo primo semestre del 2023, dimostrano un aumento della vendita sul residenziale nuovo e recente tra il 2% ed il 7% circa, ma con picchi negativi per le zone di città bassa, Martinetta, Torretta, San Bernardo, Fanfani. In diminuzione anche il mercato della ristrutturazione, tra il meno 2% e 6% circa, così come in calo le vendite di box. Per i negozi invece i valori di vendita sono in aumento, mentre sono stabili quelli per uffici e capannoni nuovi. In perdita quelli usati. Bene invece, in città, le locazioni, con valori in aumento anche del più 13,33%. Valori stabili per le vendite del nuovo in provincia, ma in calo nella Bassa, con Codogno e Guardamiglio al meno 4 e 7% circa. Bene il mercato della vendita del ristrutturato con il dato più alto a Borgo San Giovanni, più 20%. Stabili i box, meno le villette nella Bassa (Codogno meno 7,14%) così come in calo la vendita di negozi a Lodi Vecchio, meno 7,69 per cento, e Codogno centro, meno 8,82. Bene la vendita di uffici, stabile quella di terreni agricoli, ottima quella delle locazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA