Il colosso A2A lancia la sfida “verde”e punta a superare 5 milioni di clienti
Energia e rifiuti Presentato il piano strategico del gruppo lombardo attivo anche a Lodi
Un piano ambizioso, internazionale e profondamente legato alla trasformazione energetica e digitale del Paese. È la visione illustrata ieri da Renato Mazzoncini, amministratore delegato della società A2A, durante l’incontro agli East End Studios di Milano, dove ha presentato l’aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035 del colosso energetico lombardo che opera anche a Lodi (anche avendo acquistato Lgh). «L’obiettivo - ha spiegato Mazzoncini - consiste nell’accompagnare l’Italia nella transizione energetica e nell’economia circolare, due pilastri che insieme rappresentano la sfida più importante del prossimo decennio: produrre energia pulita e usarla in modo intelligente, riducendo sprechi, emissioni e consumo di risorse naturali». La transizione energetica significa cambiare radicalmente il modo in cui si produce e consuma energia, passando dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili, come sole e vento. In questa direzione, A2A prevede 16 miliardi di euro di investimenti per installare 3,7 gigawatt di nuova potenza eolica e fotovoltaica, modernizzare le reti elettriche e rinnovare gli impianti termoelettrici, rendendoli più efficienti e meno inquinanti. «Ma la transizione - ha precisato Mazzoncini - non riguarda solo la tecnologia: è anche un nuovo modo di pensare l’energia, più vicino ai cittadini, più sostenibile e più condiviso». A2A punta infatti a superare i 5 milioni di clienti, di cui il 70% nel settore elettrico, e a rafforzare la propria presenza tra le imprese, grazie a contratti di fornitura a lungo termine basati su energia rinnovabile. Accanto a questa rivoluzione verde, il secondo grande asse del piano è l’economia circolare, per cui il gruppo investirà 7 miliardi di euro. Qui l’obiettivo è dare nuova vita alle risorse, riducendo gli sprechi e trasformando i rifiuti in energia o materiali riutilizzabili. Entro il 2035, A2A punta a gestire oltre 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, contribuendo a colmare il divario impiantistico nazionale e a costruire un sistema più sostenibile. Il piano guarda anche oltre i confini italiani, con nuove opportunità di crescita in Europa, nei paesi con maggior potenziale di sviluppo nei settori dell’energia e del recupero dei rifiuti. Ma per Mazzoncini la vera forza di A2A è la capacità di innovare. Con la nuova società A2A Life Ventures, dedicata a ricerca, tecnologia e venture capital, il gruppo punta a mettere l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione al servizio dell’efficienza e della competitività.
© RIPRODUZIONE RISERVATA