Chimica e Farmaceutica sono al top,
ma la “governance” è oltre confine

Fra le top 50 imprese lodigiane 14 appartengono ai due settori

LODI

Se la pandemia ha rallentato il flusso degli Ide (Investimenti diretti esteri) in Italia, scesi sotto i 10 miliardi di dollari nel 2020, il sistema produttivo lodigiano sembra non averne risentito. Una spia dell’elevato tasso di integrazione multinazionale dell’economia locale si rileva dalla classifica delle Top 200 imprese del territorio per fatturato, elaborata dall’Ufficio Studi di Assolombarda e analizzato dallo speciale report de il Cittadino.

Delle prime 50 aziende in graduatoria, una su tre è controllata o partecipata da un gruppo o un fondo d’investimento con sede all’estero. Nella maggior parte dei casi si tratta di divisioni domestiche di multinazionali straniere, spesso allocate sul territorio da anni, ma non mancano insediamenti relativamente recenti. E in qualche caso soggetti a mutamenti di assetto societario che sono indici di una certa dinamicità del mercato degli asset locali.

Mani straniere sulla Chimica e sulla Farmaceutica lodigiana. Delle 14 aziende dei due comparti presenti tra le top 50 della provincia per fatturato, ben 7 sono a capitale estero.

Un settore leader

Nella Chimica la posizione più elevata, seconda solo a Zucchetti Group, spetta a Sasol Italy Spa di Terranova dei Passerini (963 milioni di ricavi e oltre 31 di utile nel 2021), divisione nazionale della sudafricana Sasol Group Ltd (Suidi Afrikaanse Steenkool en Olie) con quartier generale a Johannesburg. Il sito di Terranova – uno dei tre in Italia – produce composti per il mercato della detergenza e del personal care. Fa parte della divisione Chemicals di Sasol Group, presente in 17 nazioni per un utile 2021 di 8,5 miliardi di dollari.

Ha invece cambiato denominazione nel corso del 2021 Inovyn Produzione Italia Spa di Tavazzano (175 milioni di fatturato, ma perdite per 28) che ora si chiama ufficialmente Ineos Inovyn. La società è stata creata congiuntamente nel 2015 da Solvay e Ineos Industry che ne ha assunto il pieno controllo l’anno successivo. Ineos Industry, con sede a Londra e 194 impianti in 29 Paesi, è il braccio operativo della controllante Ineos Limited allocata sull’Isola di Man, sempre in Gran Bretagna.

A Londra ha il suo quartier generale anche Unilever, public company anglo-olandese attiva nei settori Alimentare, dell’Home care, Salute&Bellezza e Personal Care, con 52 miliardi di euro di fatturato e un reddito di 6,6 nel 2021. Il gruppo controlla Unilever Italia Manifacturing (159 milioni di fatturato e 13 di utile) con sede a Casalpusterlengo.

Un’altra presenza storica è quella della Baerlocher Italia Spa di Lodi (oltre 36 milioni di ricavi, e 6,5 di reddito), uno dei maggiori produttori di stabilizzanti liquidi per l’industria del Pvc. L’azienda fa parte dell’omonimo gruppo tedesco con sede a Unterschleissheim, nei pressi di Monaco di Baviera, leader nella produzione di additivi plastici.

Si va dall’altra parte del mondo per rintracciare la proprietà di Technogenetics Spa (79 milioni circa di ricavi, 8,5 di utile), azienda operante nel campo dell’immunodiagnostica e della genetica molecolare insediata a Lodi dal 2013. Quattro anni prima era stata rilevata da Ibsa insieme alla controllante Bouty che a sua volta l’aveva acquisita nel 1994 dal Gruppo Recordati. Nel 2015 la multinazionale svizzera l’ha poi ceduta per 18,8 milioni di euro alla cinese KHB (Kehua Bio-Engineering Co. Ltd) di Shangai, leader globale nella produzione di kit per la diagnostica in vitro con particolare focus su Hiv epatite, marker tumorali, malattie infettive, autoimmunità ed endocrinologia. Un trasferimento che ha garantito anche un ingente piano di investimenti sul polo lodigiano.

Le “big” crescono

Al top del settore farmaceutico troviamo Ibsa Farmaceutici Italia (246 milioni di fatturato e quasi 27 di utile), parte del gruppo Institute Biochimique SA di Lugano, realtà presente in oltre 90 Paesi attraverso 17 filiali in Europa, Cina e Stati Uniti. A Lodi, nel quartiere industriale di San Grato, ha la propria sede italiana, che controlla due stabilimenti produttivi e tre laboratori di ricerca e sviluppo. Ibsa detiene 90 famiglie di brevetti, per un portafoglio che copre dieci aree terapeutiche e comprende farmaci, dispositivi medici, integratori e prodotti per la salute. Insomma un autentico colosso.

A poche centinaia di metri di distanza, cresce Archimica (ricavi per 38,7 milioni per un utile di 3) che nel 2021 ha avviato un piano di investimenti da due miliardi e mezzo di euro nella sede lodigiana di viale Milano. È la conseguenza dell’acquisizione, avvenuta nel 2019, da parte di Livia Corporate Development SE, del sito produttivo della Euticals (Prime European Therapeuticals Spa) specializzato nella produzione di API (i principi attivi farmaceutici), che dal 2016 era controllata dall’americana Amri (Albany Molecular Research Inc.). Con 800 milioni di euro di fondi gestiti) Livia Corporate Development SE è il braccio finanziario dell’omonima gruppo industriale con sede a Monaco di Baviera ed è specializzata nell’acquisizione di spin-off/carve out aziendali e di società di medie dimensioni.

A servizio del settore farmaceutico è la Eurodifarm di Casalmaiocco (80 milioni di ricavi, reddito di 2,5), società dal 2011 parte del gruppo Deutsche Post DHL con sede a Bonn, che l’ha rilevata dal fondo di venture capital Wise Sgr. EDF opera nella logistica distributiva di prodotti farmaceutici, diagnostici e biomedicali a temperatura controllata e conta su 28 piattaforme regionali e una flotta di 1.200 veicoli.n

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