
Cassa integrazione, nel Lodigiano il dato più alto della Lombardia
DATI UIL L’incremento è del 156,5%, 204 i lavoratori interessati
Nel primo semestre del 2025 le ore di cassa integrazione autorizzate nel Lodigiano sono aumentate del 156,5% rispetto allo stesso periodo del 2024: si tratta del dato più alto registrato in Lombardia, dove l’incremento complessivo è stato del 17,9%. E’ quanto riferisce la Uil Lombardia nel “2° Rapporto sulla Cassa Integrazione” diffuso giovedì scorso e che «fotografa un sistema produttivo sotto pressione, prima ancora che si manifestino pienamente gli effetti dei dazi internazionali e delle tensioni geopolitiche».
Il dettaglio su Lodi e provincia ci dice che nei primi sei mesi dell’anno le ore totali autorizzate sono state 532.706 (di cui 464.516 di cassa ordinaria e 68.190 di cassa straordinaria) e che i lavoratori interessati sono stati in tutto 522 (di cui 455 in cassa ordinaria e 67 in cassa straordinaria). Nei primi sei mesi del 2024 le ore autorizzate erano state in tutto 207.702 (di cui 185.687 di cassa ordinaria e 22.015 di cassa straordinaria) per un totale di 204 lavoratori interessati (di cui 182 in cassa ordinaria e 22 in cassa straordinaria).
In Lombardia il numero totale di ore autorizzate nel primo semestre dell’anno è risultato di 56.054.652 (di cui 39.730.426 di cassa ordinaria, 16.300.664 straordinaria e 23.562 di cassa in deroga) per un totale di 54.956 lavoratori interessati. Nei primi sei mesi del 2024 le ore autorizzate erano state in tutto 47.556.744 (di cui 35.355.594 di cassa ordinaria, 12.190.778 di cassa straordinaria e 10.372 di cassa in deroga) per un totale di 46.624 lavoratori interessati.
Il dato lombardo riflette la tendenza nazionale che ha visto il volume complessivo delle ore autorizzate crescere del +21,8% (da 250,8 a 305,5 milioni). «Il quadro che emerge - commenta Salvatore Monteduro, segretario confederale UIL Lombardia - evidenzia come la cassa integrazione stia diventando nuovamente centrale in risposta a tensioni di tipo strutturale, non più solo congiunturali. In questo contesto è imprescindibile ridare capacità di spesa ai lavoratori, rafforzando il salario reale attraverso strumenti contrattuali, fiscali e sociali».
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