Bpm in assemblea all’attacco di Unicredit: «Ops senza un piano industriale chiaro»

RISIKO Castagna paventa che con le sinergie di Unicredit possano esserci 5-6 mila persone in esubero

Unicredit dica se rinuncia alle condizioni di efficacia che non si sono realizzate o se rinuncia al’Ops. La situazione comincia a essere poco apprezzata e poco ragionevole. Così il presidente di Banco Bpm Massimo Tononi e l’amministratore delegato Giuseppe Castagna hanno dimostrato questa mattina, mercoledì 30 aprile, in assemblea dei soci, chiamata ad approvare bilancio 2024 e dividendo, e poi in conferenza stampa il disappunto per la strategia di Unicredit rispetto all’offerta pubblica di scambio, “senza un piano industriale chiaro”. I vertici di Banco Bpm hanno ribadito di considerare il titolo ancora sottostimato dal mercato, “che ci mette sempre un po’ di ritardo, giustamente, a riconoscere il valore del nostro piano industriale. Per il futuro, Ops a parte, “Banco Bpm continuerà ad avere un ruolo da protagonista, attento a una crescita in linea con la strategia del piano industriale, senza interesse per partecipazioni puramente finanziarie.

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