Economia
Mercoledì 07 Maggio 2025
Boom della cassa integrazione:
+233% nel primo trimestre 2025
Il rapporto Uil Nell’industria aumenta il ricorso agli ammortizzatori sociali
Lodi
Nel primo trimestre 2025 il numero totale delle ore di cassa integrazione autorizzate nel Lodigiano è aumentato del 233% rispetto ai primi tre mesi del 2024 ed ha raggiunto quota 290.058: nel solo settore dell’industria l’incremento percentuale è stato del 300,4%, per un totale di 277.110 ore. Meno peggio sono andate le cose nel settore dell’edilizia: in tutto 12.948 ore autorizzate (-27,7%), mentre per commercio e artigianato il ricorso alla Cig non c’è stato. Sia per quanto riguarda l’ammontare complessivo delle ore autorizzate, sia per quanto riguarda il solo settore dell’industria, gli incrementi percentuali registrati nella nostra provincia risultano di gran lunga i più alti in Lombardia. È quanto attesta il rapporto diffuso ieri dalla Uil Milano e Lombardia ed elaborato sulla base dei dati Inps.
In regione, evidenzia l’analisi, la crescita complessiva del ricorso agli ammortizzatori sociali ha segnato un +20,3% di ore autorizzate (il cui numero ha raggiunto quota 28.914.920) rispetto allo stesso periodo del 2024: le uniche tre province in controtendenza sono risultate quelle di Cremona (-42,5%), Milano (-13,1%) e Mantova (-10%), mentre gli incrementi percentuali maggiori, dopo quello registrato nel Lodigiano, si sono avuti nelle province di Monza Brianza (+66,6%) e Pavia (+51,5%); sotto la soglia del 40% sono risultate le province di Sondrio (+34,4%) e di Lecco (+30,7%); sotto quella del 30% le province di Brescia (+26,9%), Varese (+24,1%), Como (+21,9%) e Bergamo (+20,8%).
La lente sul Lodigiano ci dice che sul totale di 290.058 ore autorizzate nel primo trimestre di quest’anno, 251.898 hanno riguardato la cassa ordinaria, 38.160 la cassa straordinaria. I lavoratori coinvolti, secondo la stima Uil (che non tiene conto del cosiddetto “tiraggio”, cioè di quante ore sono state effettivamente utilizzate dall’impresa) sono stati 569, dei quali 494 in cassa integrazione ordinaria e 75 in cassa straordinaria (nel primo trimestre 2024 erano complessivamente risultati 171, tutti in cassa ordinaria).
L’analisi dei dati Inps relativi al primo trimestre del 2025 evidenzia dunque un quadro complesso per il mercato del lavoro lombardo. «L’incremento del ricorso alla cassa integrazione - commenta il segretario confederale Salvatore Monteduro - va letto come un segnale d’allarme legato a difficoltà di natura strutturale più che transitoria: difficoltà di reperimento di commesse, rallentamenti della domanda internazionale, incertezza sui costi energetici e crisi delle filiere produttive sono solo alcuni dei fattori alla base di questa impennata. La frenata dell’industria è un segnale che non possiamo ignorare e il rischio è che diventi strutturale e si traduca in una perdita duratura di posti di lavoro e competenze, soprattutto nei territori più periferici».
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