
Banco Bpm, trimestrale record: l’utile netto sale a 943 milioni
L’istituto guidato da Castagna si prepara a rivedere i target di redditività e remunerazione degli azionisti per il 2024
Banco Bpm sfiora il miliardo di utile netto nei primi nove mesi dell’anno, la previsione per fine anno indica un risultato netto superiore a 1,2 miliardi di euro, pari a un utile di oltre 80 centesimi per azione, che si traduce a sua volta in una proiezione di dividendo a circa 40 centesimi per azione. Sono numeri record quelli riferiti ai primi nove mesi dell’anno e approvati ieri dal Cda della banca di piazza Meda.
I numeri dei diversi indicatori snocciolati nel comunicato ufficiale di Banco Bpm raccontano di una banca mai così in salute in termini economico-finanziari. Il margine d’interesse è ai livelli più alti mai toccati a 2 miliardi 422 milioni, +52,3 per cento rispetto al 30 settembre 2022, i proventi operativi core sono a 3 miliardi 957 milioni in crescita a loro volta di +26,2 per cento, la gestione operativa presenta un risultato di 2 miliardi 035 milioni, +30,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. I ricavi sono arrivati a 3 miliardi 940 milioni, +14,6 per cento, spinti soprattutto dal margine di interesse in crescita di +52,3 per cento a 2 miliardi 420 milioni, mentre le commissioni scendono di -2,2 per cento a 1 miliardo 410 milioni. Migliora l’efficienza operativa espressa da un rapporto cost-income sceso dal 54,7 per cento al 48,4 per cento. L’utile netto del periodo si attesta a 943 milioni di euro con una crescita di +93,6 per cento rispetto al 30 settembre 2022.
Gli impieghi netti “performing core”, cioè mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali, arrivano a 99,1 miliardi con un volume di nuovo erogato di 14,6 miliardi, la raccolta diretta segna un lieve incremento di +0,8 rispetto a fine 2022 a 124,5 miliardi, la raccolta indiretta tocca i 100 miliardi in crescita di 8,7 miliardi al 31 dicembre 2022.
La politica di derisking è stata accelerata con il nuovo obiettivo di cessione di 900 milioni (da 700 milioni) che andrà a contrarre il risultato degli Npl – non performing loans. Al 30 settembre 2023 l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ridotta al 3,2 per cento dal 3,9 per cento di un anno prima.

Rispetto alla controversa imposta straordinaria sugli extra-profitti bancari, il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea della prossima primavera l’opzione di destinare a riserva non distribuibile (secondo la previsione normativa) l’ammontare di 378 milioni di euro, pari a 2,5 volte il valore teorico d’imposta.
Anche nell’ultimo trimestre sono continuati i progressi nelle tematiche Esg per la sostenibilità. Nei primi nove mesi dell’anno la quota di erogazioni green alle imprese è arrivata al 59,3 per cento, di cui 100 milioni di euro di nuovi finanziamenti sono andati al terzo settore.
Le donazioni e i contributi per progetti ambientali e sociali hanno raggiunto quota 5,3 milioni di euro, con 130mila ore di formazione Esg erogate per il personale e 3mila 800 per la clientela. Le donne in posizioni manageriali sono cresciute di +31 per cento rispetto al 2021.
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