
Tutta la fragilità dei sogni nel nuovo singolo firmato Emit
Il brano del cantautore lodigiano è disponibile sulle piattaforme digitali grazie a Believe Music Italy, il progetto culminerà con l’album
C’è una sensazione che quasi tutti abbiamo provato: quella di un sogno che sfugge tra le dita, che sembra reale mentre lo stai vivendo, ma che si dissolve appena cerchi di afferrarlo. Questa fragilità onirica è il cuore pulsante di “bianco”, tutto minuscolo, il nuovo singolo di Emit, alter ego musicale del cantautore lodigiano Emanuele Conte. Il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali grazie a Believe Music Italy e segna un nuovo passo di un progetto che culminerà con la pubblicazione di un album che si annuncia ricco di emozioni. Dopo l’uscita di “bacio” a fine estate 2024, Emit ci regala un’altra perla: “bianco” è un pezzo che avvolge grazie a una delicatezza sospesa, sostenuta da una base lo-fi che invita all’introspezione. La canzone cresce piano, attraversando uno spettro di emozioni: ogni nota è scelta con attenzione, ogni parola è pensata per non scivolare mai nell’eccesso. La composizione di “bianco” nasce da una chitarra, ma è stata arricchita da un microKorg, una drum machine Roland TR-8S, un basso e un arpeggio di chitarra acustica, tutti elementi che si combinano per dare un groove unico al brano. La produzione è stata curata da Andrea De Carlo e Filippo Cornaglia nello Studio Lab10 di Torino. Il basso, suonato da Matteo Giai, completa la struttura musicale, mentre il mix e il master sono stati affidati rispettivamente a Andrea De Carlo e Giovanni Versari. «“bianco” è un pezzo onirico: voglio lasciare libera interpretazione sui suoi significati, proprio come succede con un sogno le cui immagini non sappiamo esattamente da dove arrivino – racconta Emit -. Ho fatto sentire la canzone a un mio amico di Latina, la città dove sono cresciuto, e mi ha detto che le “montagne che cadono nel mare” gli hanno fatto pensare alle Isole Pontine. Quindi sono curioso di scoprire quali associazioni possono nascere da questo immaginario». Emit (acronimo del corso di laurea frequentato, Economics and management of innovation and technology) ha all’attivo un’intensa attività live; nel 2019 ha vinto il primo premio al concorso Special Stage di Officine Buone (con cui collabora come volontariato negli ospedali dal 2018) e nel 2022 è arrivato tra i quattro finalisti di Musicultura, esibendosi per due serate all’Arena Sferisterio di Macerata. Ironia e malinconia sono gli ingredienti principali delle sue canzoni, insieme a un sound che mescola la crudezza del lo-fi alla profondità di arrangiamenti più ricercati.
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