“Site specific: Chez moi” in mostra da Platea
ARTE L’installazione di Vashish Soobah nella vetrina di corso Umberto a Lodi
Nato in Sicilia da genitori mauriziani, Vashish Soobah costruisce la nuova mostra di “Platea. Palazzo Galeano” collocando nella vetrina espositiva di corso Umberto 50 un video e una installazione “site specific”: “Chez moi” il titolo dell’opera, che sarà presentata alle 19 di oggi rimanendo poi visibile fino al prossimo 10 gennaio. Il richiamo è ai numerosi bar e ristoranti disseminati sul territorio di Mauritius, che utilizzano nei propri nomi la formula “Chez” ereditata dal periodo coloniale francese. “A casa mia”, letteralmente, la dicitura scelta dal trentunenne Soobah per la produzione realizzata appositamente per la vetrina lodigiana, e che nasce da una storia familiare «per costruire un’estetica del frammento», spiegano gli organizzatori, «in cui la dimensione intima e quella collettiva si sovrappongono, facendo della casa una condizione soggettiva più che geografica». Come sempre avviene per le mostre di “Platea”, intorno all’opera viene fornita prima dell’inaugurazione solo un’informazione sinteticamente introduttiva. Sarà il momento inaugurale con gli interventi di Claudia Ferrari presidente dell’Associazione organizzatrice, della curatrice del palinsesto 2025-2026, Gabriella Rebello Kolandra, e soprattutto dell’autore, a svelare questa sera l’opera, la sua genesi e i suoi messaggi. “Chez moi” è il quarto episodio del programma “Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry” realizzato con il sostegno della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e il contributo del Comune di Lodi; nel gennaio 2026 la sua conclusione, con il progetto speciale di Marvin Gabriele Nwachukwu (Milano, 1996). “Platea” continua dunque a dedicare alla ricerca degli artisti emergenti lo spazio che nel centro cittadino apre squarci sul contemporaneo concentrati sui nuovi linguaggi. Protagonisti ricorrenti i video e le installazioni, veicolo di concetti e riflessioni che si propongono, pur nella non sempre accessibile chiave di lettura, di avvicinare quanti transitano davanti alla vetrina alla complessità dell’arte del nostro tempo. Attualmente attivo a Milano, con una formazione londinese e varie esperienze espositive alle spalle, Soobah ha risposto all’invito di “Platea” esplorando per la prima volta nella sua pratica l’elemento “cibo”, che diventa in “Chez moi” strumento di indagine.
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