Scintille di luce per chi vive al buio, “Voci d’inverno” in scena alle Vigne
LO SPETTACOLO A Lodi la serata organizzata dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti e Accademia Gaffurio
Chiudi gli occhi per vedere meglio. Per colorare le emozioni e gustare le sensazioni. Una lezione di vita che, sabato pomeriggio, è arrivata forte e chiara al pubblico della 18esima edizione di “Voci d’inverno”. Un evento organizzato dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti della sezione di Lodi presieduta da Ennio Ladini con l’Accademia Gaffurio, che ha visto sul palco del teatro alle Vigne artisti professionisti e amatoriali: ballerini, cantanti e musicisti, che leggevano le note sul pentagramma con gli occhi del cuore. Perché è cieco chi vede soltanto con gli occhi. Un concetto che forse non è così scontato per chi la vista ce l’ha, ma che è stato trasmesso con la performance Close your eyes to see more di Daria Fratto sulle note di Hauk - Volhv Veleslan . Lo show ha portato sul palco il direttore Marcoemilio Camera e Bernadette Zerella che hanno accompagnato gli spettatori in un percorso magico che ha preso il via sul ritmo tribale de La danse ispirata a tutti i colori del quadro di Matisse: «Ciò che non vediamo, lo percepiamo con il cuore - hanno detto i presentatori -. Ciò che vogliamo stasera è regalare uno scintillio di luce a chi vive nel buio».
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