MUSICA Un lodigiano ai Grammy: «Un sogno a cui ancora faccio fatica a credere»

Enrico Fagone è il solo candidato italiano (con i Måneskin) al premio che si assegna domenica

«La musica è stata la mia rivalsa fin dal primo incontro. Un’esigenza di studio costante, il mio modo di comunicare e il bene in cui rifugiarmi nei momenti di difficoltà. Questa nomination ai Grammy è un sogno a cui stento ancora a credere, con un valore aggiunto visto il suo arrivo “post pandemia”, periodo difficile per tutti gli artisti». Primo contrabbasso dell’Orchestra della Svizzera Italiana, nonché direttore d’orchestra riconosciuto a livello internazionale, Enrico Fagone è partito per gli Stati Uniti, direzione Los Angeles dove, in diretta mondovisione, domenica al Microsoft Theatre parteciperà alla cerimonia della 65esima edizione dei Grammy Awards, nominato nella sezione “Best Classical Compendium” con l’album “Aspire”, registrato a Londra nel 2021 alla testa della London Symphony Orchestra. Unico italiano nella sezione classica e secondo italiano di tutta quest’edizione dei Grammy insieme ai Måneskin. Fagone correrà in qualità proprio di direttore d’orchestra, in rappresentanza di tutto il gruppo di artisti che ha lavorato all’album, tra cui i solisti Seunghee Lee al clarinetto e J. P. Jofre al bandoneon.

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