Mino Manni e la ferocia della guerra nel suggestivo chiostro della Provincia a Lodi

SAN CRISTOFORO In scena un richiamo di fronte alle atrocità dei nostri tempi

“La battaglia di Parigi” tratta da “L’Orlando furioso” mercoledì sera nel chiostro di palazzo San Cristoforo, ha fatto emergere tutta la ferocia della guerra. La sesta tappa della tournèe a cura di Mino Manni con Marta Ossoli, Marta Rebecca, Silvia Mangiarotti (che ha curato gli arrangiamenti musicali) al violino e Francesca Ruffilli al violoncello, ha portato in scena l’evento chiave del poema di Ludovico Ariosto: i cristiani guidati da Carlo Magno attaccati dai Mori, guidati dal re Agramante. La potenza di scontri sanguinari tra cristiani e saraceni, raccontati con canti e testi medioevali grazie alla regia di Mino Manni, hanno catturato il pubblico con interpretazioni forti e l’uso di costumi di scena per incarnare l’Angelo Michele e la Dea della guerra. «Anno 778: la guerra tra cristiani e saraceni divampa sulle montagne dei Pirenei occidentali. Al confine tra Spagna e Francia l’esercito cristiano di Carlo Magno sotto il comando del paladino di Francia, Orlando, viene assalito dal terribile esercito saraceno guidato dai Mori e dal re di Spagna, Marsilio». Nei numerosi assalti e crudeli conflitti i morti erano infiniti. «E abbandonati ai lupi, ai corvi e alla aquile», le sanguinose vittorie narrate dal poema, hanno fatto emergere le barbarie della guerra, ancora attuali. «L’attualità della guerra, l’amore, i tradimenti, l’amicizia, la dignità, la fedeltà, la religione, con l’uomo al centro, sono i temi principali di questo poema che stiamo facendo amare del pubblico che ci segue dalla prima puntata», dice Manni ringraziando Daniele Saltarelli, Fede Costa e Patrizia Gorreri

© RIPRODUZIONE RISERVATA