L’epopea delle radio libere di Lodi rivive sulle pagine del «Cittadino» VIDEO
LA SETTIMANA DELLE RADIO Iniziativa speciale da martedì 3 a sabato 7 dicembre con i protagonisti delle storiche emittenti lodigiane Radio Lodi, Radio Montezuma, Radio Onda Zeta, Radio Super Sound e Radio Adda
Fino al 1974 in Italia l’esercizio esclusivo della radiodiffusione circolare era riservato allo Stato. Uniche eccezioni, dopo il luglio 1943, erano state Radio Sardegna, per circa 9 anni e Radio Ferrara per pochi mesi del 1946. Quindi è solo dal 1974 che la Corte Costituzionale sentenziò la facoltà, anche ai privati, di potere trasmettere via cavo in ambito locale, non permettendo però la trasmissione via etere. Il fermento tuttavia in quegli anni era tanto e si attivarono, in alcune città italiane, radio private via etere, anche senza l’attesa di ulteriori pronunciamenti legislativi. Il 28 Luglio 1976, con una nuova sentenza della Corte Costituzionale, arrivò la definitiva liberalizzazione per la trasmissione via etere in ambito locale. Da quel momento in Italia, sfruttando la modulazione di frequenza (FM) e posizionandosi oltre i 100 Mhz, spazio lasciato libero dalla RAI, si moltiplicarono velocemente le radio private che avevano il vantaggio di coprire una serie di argomentazioni e generi musicali che il canale di Stato, fino ad allora, non aveva trattato. Possibilità di utilizzare nuove tecnologie e soprattutto l’interattività con gli ascoltatori, furono i punti di forza. Anche Lodi fu contagiata da questo fenomeno, che avrebbe in poco tempo rappresentato una rivoluzione nel campo della comunicazione. Dal 1976, in pochi mesi, sorsero cinque emittenti libere, ognuna con una sua “storia”, ma in comune avevano giovani con la voglia di fare qualcosa di nuovo, di innovativo, di pionieristico, mettendolo al servizio di una comunità.
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