Le sculture di Diego Cibelli a Milano

La mostra Le opere sono esposte a palazzo Rovati

Con la fine dell’estate e l’inizio del mese di settembre, quel tempo, tenuto sospeso dalla bella stagione, riprende il proprio corso per realizzarsi nel tran tran di una quotidianità il più delle volte scevra di contenuti e valori. Non è però il caso dell’arte che sembra reinventarsi anche nei periodi di crisi, com’è innegabilmente l’attuale, soprattutto nel disporsi ad affrontare temi e argomenti che spaziano dalla riflessione sulla contemporaneità al cimento con le tradizioni e civiltà del passato. Dunque, il progetto site-specific affrontato da Diego Cibelli sulla facciata interna di Palazzo Rovati, sede della Fondazione e del museo omonimo in Corso Venezia a Milano, già nel titolo si esplica in controtendenza all’asfissia che si avverte negli spazi cosiddetti attivi del mondo. Una vita all’aria aperta è, per l’appunto, il titolo dell’intervento permanente di Cibelli che ha collocato, in una studiata distribuzione, delle sculture in porcellana biscuit non solo sulla facciata del palazzo come detto, ma anche all’interno di esso, soprattutto nel piano nobile in cui un’intera stanza è stata adibita a suo laboratorio. Ovviamente è la forma e la materia delle sue sculture che dettano l’artisticità dell’intervento che, come è ovvio, si mette in relazione con la collezione etrusca della Fondazione Rovati. Proprio in tale rapporto si comprendono si le forme antropomorfe sia quelle esclusivamente animali che adornano, ma meglio aggiungere s’integrano con la corona artistica di opere allestita al piano superiore del palazzo. Tale prospettiva non fa che estendere ancora una volta alla contemporaneità la lingua dell’arte etrusca, già compresa e interpretata da pari nel XX secolo (la verifica si è avuta con Etruschi nel Novecento) ed ora anche in questo primo quarto del XXI. Il progetto sarà accompagnato da una pubblicazione con testi di Sylvain Bellenger e Alessandra Troncone, edita da Fondazione Luigi Rovati in collaborazione con la casa editrice Johan & Levi. Altre opere di Cibelli fino al 14 dicembre saranno esposte a Casa Boschi.

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