
L’acqua nel Lodigiano: l’indagine fotografica di Gabriele Cecconi tra paesaggio e cambiamenti
L’autore presenterà il suo progetto venerdì nella sede del gruppo Progetto Immagine a Lodi
Un progetto fotografico che unisce il rigore del reportage e l’estetica delle immagini. E che, soprattutto, riguarda un tema di strettissima attualità. Si intitola “L’acqua nel Lodigiano, un’indagine fotografica” il lavoro di Gabriele Cecconi, la cui ricerca si concentra soprattutto sulla relazione uomo-ambiente. Il progetto sul Lodigiano verrà esposto durante la prossima edizione del Festival della fotografia etica (30 settembre-29 ottobre) e darà vita anche a una pubblicazione in collaborazione con la Provincia di Lodi. Questa sera Gabriele Cecconi sarà in città per offrire un primo assaggio del suo reportage: l’appuntamento è in programma alle ore 21 nella sede del Gruppo fotografico Progetto Immagine in via Vecchio Bersaglio a Lodi.
Cecconi intende attualizzare l’indagine dando particolare rilievo ai mutamenti occorsi nella presenza e nello sfruttamento dell’acqua, e al binomio tra opera della natura e opera dell’uomo nel modellamento del paesaggio. Il fotografo resterà ancora due settimane nel territorio per continuare a realizzare, attraverso il suo sguardo, un grande affresco che aiuterà il pubblico a comprendere la società contemporanea e in particolare ciò che sua accadendo nel Lodigiano.
«Il progetto rientra nel bando ministeriale “Strategia fotografia” – commenta Alberto Prina, responsabile del Festival della fotografia etica -. Il risultato darà vita a una mostra e a una pubblicazione: l’intero lavoro verrà poi lasciato nell’archivio di arte moderna della Provincia di Lodi».
L’incontro, intitolato “Fotografia e identità, alla ricerca di sé”, affronterà anche altri temi. A partire da alcune domande fondamentali: qual è la simbiosi tra crescita personale e crescita come fotografi? La nostra fotografia riguarda più noi stessi o ciò che fotografiamo? Come scegliamo le nostre storie e cosa vogliamo fare con la nostra fotografia?
Nato nel 1985 a Foligno e cresciuto a Perugia, Cecconi si avvicina alla fotografia da autodidatta. Le prime pubblicazioni risalgono al 2017, mentre nel 2019 “The Wretched and the Earth”, un reportage sulle conseguenze ambientali della migrazione dei Rohingya nel sud del Bangladesh, vince riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui il Premio Voglino, il POY, l’Andrei Stenin e l’Yves Rocher Photography Award. I lavori di Cecconi sono stati pubblicati su riviste quali “National geographic”, “The Guardian”, “L’espresso” e “Internazionale”.
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