La fuga del Jack Russel “Tilli” nel bosco delle Monticchie

SOMAGLIA Tillisend - Ritorno a casa è una storia ambientata nella preziosa riserva della Bassa che parla di amore e ambiente

La si legge e in un attimo si ritorna bambini, sentendosi addosso tutta la magia del Natale. Guai però a considerarla unicamente una bella fiaba dal sapore antico, e non soltanto perché le illustrazioni - davvero bellissime, realizzate dall’artista di Somaglia Arduino Quintini - comprendono perfino l’intelligenza artificiale nel loro processo di realizzazione. Tillisend – Ritorno a casa. Storia di Natale del bosco di Monticchie è molto più di una semplice favola, è un racconto che parla di tutela ambientale, di amore e rispetto per la natura, di come si possa valorizzare - anche attraverso parole e immagini - un bene naturalistico d’eccezione com’è la riserva naturale regionale Monticchie di Somaglia. Stampata in 400 copie cartacee distribuite nelle scuole del territorio e nelle biblioteche del Lodigiano per le iniziative di laboratorio e di lettura animata, la fiaba è stata voluta dal Comune di Somaglia, non nuovo a dare alla luce illuminate iniziative editoriali di “taglio” territoriale da pubblicare sul finire di ogni anno. Tillisend - Ritorno a casa nasce proprio in questo contesto e con la sua storia natalizia ha già conquistato tutti. O meglio, con la storia di Tilli, tenerissimo cucciolo di Jack Russel che, complice una fuga “birichina” da casa e un inaspettato scoppio di petardi, si ritrova sperduto proprio nel bosco di Monticchie. Bianco per la neve caduta copiosa ma non per questo meno brulicante di vita. Lo scoiattolo, i tassi, la volpe, la ghiandaia, il “Gran Consiglio” dei gufi: sono molti gli animali che Tilli incontrerà nel suo peregrinare, finanche le lucciole che, con un guizzo di immaginazione narrativa, nella storia verranno svegliate dal loro letargo per illuminare il cammino verso casa del cagnolino. Bellissimo. La fiaba è stata scritta da Mariangela Quartieri, responsabile del servizio ecologia del Comune di Somaglia, a lei il merito di aver creato un racconto sì di fantasia ma allo stesso tempo capace di restituire in maniera assolutamente scientifica tutti gli aspetti naturalistici della flora e della fauna di Monticchie. «I caratteri degli animali protagonisti della favola sono del tutto autentici e, nell’avventura raccontata, emergono le peculiarità di ognuno di loro», conferma Quartieri che aggiunge: «La storia di Tilli è un invito ad entrare in punta di piedi nel bosco di Monticchie, a percorrerlo con occhi e orecchie ben aperti e attente, per accorgersi di quanto ricca e diversificata sia la natura che in esso vi si custodisce». Giusto informare che la favola di Tillisend ”può essere scaricata gratuitamente dal sito del Sistema Museale Lodigiano e anche da quello del Sistema bibliotecario provinciale. I testi si sono avvalsi della revisione di Vera Zanoni, per un progetto editoriale che ha trovato la collaborazione anche degli studenti in stage Pietro Araldi e Benedetta Negri dell’IIS Cesaris e di Solaika Piccolo dell’ISS Tosi.

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