Il potere e il coraggio dei sogni nella storia dei famosissimi 883
LODI in scena Mauro Repetto, uno spettacolo per la Lilt
«Coltivate i sogni, perché non si sa mai dove vi possono portare. Ma fate anche prevenzione, e non trascurare la salute: il dono più prezioso che abbiamo». Mercoledì sera Mauro Repetto che negli anni Novanta ha fondato gli 883 insieme all’amico di sempre, Max Pezzali, ha incontrato i lodigiani e le lodigiane per raccontare una storia che parte da lontano. Dal Medioevo, quando due giovani menestrelli, a Pavia, inseguivano una missione. Scritto e diretto da Stefano Salvati e da Maurizio Colombi, lo spettacolo ha proiettato indietro nel tempo la platea all’auditorium Tiziano Zalli del Banco Bpm, raccontando la storia di due amici: due ragazzi come tanti che hanno vissuto le gioie e i dolori dell’adolescenza, in una realtà di provincia che un po’ gli stava stretta: «A Pavia la nebbia era sempre più fitta, la città sempre più stretta - ha detto Repetto durante lo spettacolo - e il nostro modo di evadere era la musica». “Hanno ucciso l’uomo ragno - La leggendaria storia degli 883” è stato come vivere un viaggio fatto di emozioni, coraggio e amicizia, alternato dai ritmi delle canzoni che hanno reso celebre la band. Un salto nel vuoto che a un certo punto ha catapultato Pezzali e Repetto al vertice delle classifiche, facendo cantare ancora oggi, intere generazioni. Alternando curiosità, ricordi e aneddoti, Repetto ha raccontato della sua decisione di volare via, a Miami, cavalcando il sogno americano. Un invito al coraggio e a coltivare i sogni, senza lasciarli chiusi nel cassetto, che è arrivato forte e chiaro. Proprio come il messaggio promosso a fianco della Lega italiana per la lotta contro i tumori a cui è stato devoluto l’incasso della serata. «La salute è il primo fra tutti i super poteri», ha assicurato. Lavorando per sensibilizzare la comunità sull’importanza della prevenzione primaria, la Lilt, nel mese di novembre, promuove la campagna Nastro azzurro a favore degli uomini, come ha spiegato il presidente, Matteo Passamonti: «Ancora oggi ci sono fattori culturali e sociali che fanno si che gli uomini, rispetto alle donne, siano meno attenti a effettuare regolarmente gli screening. Per questo motivo, nelle giornate del 19 e del 26 novembre presso la nostra sede di via Secondo Cremonesi offriremo controlli gratuiti a chi si prenoterà». Era presente anche l’assessore Francesco Milanesi che ha sottolineato l’importanza di un’associazione come la Lilt che mette in campo tanto impegno ed energie: «La città di Lodi è orgogliosa di avere un comitato tanto prezioso».
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