IL CONCERTO I versi di Guido Oldani letti su uno spartito come uno spiritual

L’omaggio al poeta melegnanese con Pagetti e il trio di Gianni Satta

Quella di Guido Oldani è una poesia che ha trovato nella similitudine rovesciata (quella che isola il confronto natura-oggetto) la cifra stilistica della sua produzione, soprattutto a partire dalla seconda fase creativa, quella inaugurata dalla fondazione della corrente poetica denominata Realismo terminale. Ma la poesia di Oldani è anche, senza dubbio, il risultato di una ricerca solo apparentemente caotica che trova fattura attraverso un’organizzata e scrupolosa invenzione. Una realtà fisica, quindi, ricca di divagazioni o per meglio dire variazioni. Aspetto, questo, che trova contatti con la musica, in particolare con il jazz - da considerarsi come entità evoluta geneticamente dal blues, o meglio dal suo elemento primordiale, lo spiritual.

Sulle correlazioni tra poesia, musica e teatro è nato Poesis, il progetto sperimentale ideato dall’associazione lodigiana Presidio Poetico e presentato per la rassegna di Lodi al Sole la scorsa domenica sera nella piazzetta della musica dell’accademia delle arti Gerundia.

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