Gli acquerelli di Tranquillo Cremona, alla scoperta dei capolavori
ARTE Domani pomeriggio, nella pinacoteca “Carlo Lamberti” di Codogno, un incontro con alcuni esperti
Figura chiave della pittura dell’Ottocento, Tranquillo Cremona ha sempre vissuto sfidando le regole dell’accademia. Dal suo genio sono nate opere straordinarie e tre di questi capolavori - gli acquerelli Le curiose , Ripassando la lezione e Testa di donna - sono conservati alla raccolta d’arte “Carlo Lamberti” di Codogno, veri e propri “gioielli” della pinacoteca di via Cavallotti che domani alle 16.30 attende al secondo appuntamento della rassegna “Incontro con l’autore”, dedicato proprio al talento di Cremona e ai tre acquerelli in Lamberti. Opere eteree e bellissime, che raccontano gesti e sentimenti di quotidianità domestica, all’insegna della delicata bellezza degli affetti. A ingresso libero, l’incontro prevede gli interventi della storica dell’arte Elisabetta Staudacher, studiosa del secondo Ottocento italiano e responsabile dell’archivio storico della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, e della storica dell’arte Monja Faraoni, curatrice di mostre e autrice di ricerche sull’arte nel Lodigiano. A moderare sarà la storica dell’arte Elena Lissoni, che della raccolta Lamberti è curatrice. Giusto segnalare che l’evento - sostenuto dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi - è stato spostato nella sala 10 di palazzo Lamberti, decisione presa per rendere più agevole la visita in raccolta agli acquerelli di Cremona, che seguirà la conferenza. Di certo, dopo il primo incontro che ad ottobre ha approfondito il genio artistico di Giuseppe Novello attraverso i suoi celebri disegni satirici, anche questo secondo appuntamento si preannuncia di altissimo spessore culturale. Studiosa di Gaetano Previati, Staudacher illustrerà ai presenti la figura di Tranquillo Cremona (Pavia, 1837 – Milano, 1878), tra i principali esponenti della Scapigliatura, movimento artistico e letterario a cui fecero riferimento soprattutto i pittori lombardi e piemontesi della seconda metà del XIX secolo. A lei pure il compito di approfondire proprio i tre acquerelli della raccolta Lamberti, anche attraverso le lettere tra Carlo Lamberti e il pittore Vittore Grubicy de Dragon rintracciate al Museo di Arte Contemporanea di Rovereto. Faraoni approfondirà invece l’importanza degli archivi come strumenti vivi per arricchire di conoscenza sempre nuova la storia dell’arte. In merito, un esempio recentissimo coinvolge la stessa relatrice, che ha ritrovato l’inventario dei beni di Cremona presenti alla sua morte nella casa e nello studio del pittore.
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