Fotografia etica, la carica dei 200 per il circuito Off: progetti in arrivo da Europa e Russia

Le mostre della manifestazione parallela raggiungeranno anche Lodi Vecchio e Sant’Angelo

I progetti sono arrivati da ogni angolo d’Italia, isole comprese, ma anche da Portogallo, Olanda, Svizzera, Russia. Il form per partecipare è andato quasi in tilt, travolto dall’entusiasmo per la nuova edizione del circuito Off, la manifestazione “parallela” al Festival della Fotografia etica che dal 27 settembre al 26 ottobre trasformerà Lodi in una grande galleria diffusa dedicata all’arte della “scrittura con la luce”. Mostre in bar, ristoranti, librerie, gallerie, spazi pubblici: ogni angolo della città potrà accogliere un racconto fotografico. La “call” si è chiusa a mezzanotte del 2 luglio: quasi duecento i fotografi candidati, con progetti che spaziano dai reportage di viaggio alla fotografia concettuale, da temi ambientali e sociali alla stretta attualità, fino ai lavori realizzati con l’intelligenza artificiale. Tra le proposte anche un reportage dedicato agli studi del celebre scienziato lodigiano Paolo Gorini e diversi progetti provenienti dalle associazioni, anche lodigiane. «Dovremo ricorrere a una piccola selezione a causa della mancanza di spazi espositivi – spiega Francesco Bondioli, curatore dell’Off insieme a Roberto Menardo –. L’obiettivo è raggiungere almeno cento mostre, più o meno lo stesso numero del 2024, e far partecipare più fotografi possibile, anche perché i lavori sono davvero di alto livello. Lanciamo un appello ai titolari di negozi e attività commerciali, ma soprattutto a chi possiede locali sfitti che potrebbero avere nuova vita: chi vuole ospitare le mostre può scrivere a [email protected]». Attualmente hanno già confermato la presenza i luoghi che avevano aderito lo scorso anno: il Museo della stampa, il Teatro alle Vigne e numerosi negozi. «Ma quest’anno l’Off si svolgerà anche fuori Lodi – continua Bondioli –: una mostra sarà allestita in una sala del castello di Sant’Angelo e un paio al museo di Lodi Vecchio. In città parteciperanno anche l’istituto Canossa, il Museo della Musica, l’università veterinaria, la Coop. In più stiamo lavorando per allestire una grande mostra in Questura». Tra le novità dell’edizione 2025, spicca inoltre il progetto “Fanzoff”, un gioco di parole tra “fanzine” e “off”: «Si terrà il 18 e 19 ottobre: due giorni dedicati al mondo delle fanzine, cercando di riscoprire il vero scopo per cui erano nate. In origine, la fanzine era un documento autoprodotto con materiali poveri e di riciclo, portando con sé un’etica rivoluzionaria. L’obiettivo è realizzare una fanzine collettiva proprio durante quei due giorni. Dobbiamo ancora decidere il luogo, tra il Museo della stampa e il Caffè letterario». Ma non finisce qui. «Siamo anche in trattativa per allestire una mostra con i disegni dei bambini di Gaza, già esposta alla Cgil di Lodi. E, per quanto riguarda le altre forme d’arte, ci sarà pure la collaborazione con Yara Cutolo, che aveva realizzato “Il design a Lodi: storie in movimento”: un progetto che proseguirà in uno spazio espositivo in zona Torretta». Altra “primizia”: ogni fotografo potrà proiettare il proprio lavoro, in una sede ancora da definire, con relativo dibattito insieme al pubblico. «Siamo davvero sorpresi ed entusiasti di questa straordinaria partecipazione – chiude Bondioli –. L’Off ha ormai oltrepassato i confini italiani, come dimostrano i numerosi lavori giunti dall’estero. Ringraziamo tutti i fotografi, soprattutto chi arriva da lontano: la loro presenza porta vitalità e contribuisce all’indotto economico della città»n.

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