
Filippo Caccamo alle Vigne “patrimonio” del Lodigiano: «Ho portato turisti al Fai...»
Il comico e il direttore del teatro Angelo Curtolo commentano le quattro date da tutto esaurito in città
Per spiegare il “fenomeno Caccamo” probabilmente non basterebbe un trattato di sociologia. Nel giro di 96 ore, il comico dei record ha infranto una serie di luoghi comuni durissimi a morire. Il suo spettacolo, “Oro, incenso e raspa”, in scena sul palco delle Vigne da giovedì a domenica, ha fatto registrare quattro “sold out” consecutivi, alla faccia della presunta “freddezza” del pubblico lodigiano.
La risposta della città è stata fragorosa, segno della voglia di tornare a essere comunità dopo il periodo buissimo della pandemia. Il successo di Filippo è anche la risposta a quanti non credono nel teatro o nella cultura in generale: alle sue serate, oltre a tantissimi lodigiani, si sono presentati anche spettatori provenienti da Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia… «Ho voluto mettere Lodi al centro del mio mondo – racconta Caccamo -, l’amore per la mia città è sempre fortissimo. Per questo ho deciso di sospendere le date del tour tra fine marzo e metà aprile per convogliare più gente possibile alle Vigne. Ho parlato con alcuni volontari del Fai: mi hanno detto che molte persone si sono presentate alle Giornate di primavera perché si trovavano a Lodi per il mio spettacolo. Ecco, questa è una soddisfazione enorme». La cultura che genera cultura e al tempo stesso incrementa il turismo in città. «C’è stato un lavoro corale pazzesco: devo ringraziare tutto lo staff del Teatro alle Vigne, il Comune che ha concesso il patrocinio, gli sponsor… Queste quattro serate sono state pazzesche, mi mancano le parole per descrivere le emozioni che ho provato. Avevo un po’ di timore del pubblico lodigiano, semplicemente perché qui mi conoscono tutti: invece ho avuto un’accoglienza strepitosa. C’è stato un momento in cui, tra risate e applausi, non riuscivo più andare avanti. Ho ricevuto tantissimi messaggi di complimenti: ora mi prendo qualche giorni di stop, poi a metà aprile si riparte con il tour». La voglia di condivisione sta contagiando tutta Italia: «Noto che in generale la gente ha bisogno di divertirsi: il teatro è più vivo che mai. A Lodi, per esempio, lo si era visto anche con il concerto di Claudio Baglioni: se le proposte sono attraenti, gli spettatori rispondono con grande entusiasmo. È necessario intercettare i gusti del pubblico, senza però mai accontentarsi. Il mio sogno e il mio obiettivo è quello di riuscire a proporre sempre qualcosa in più: per questo con il Teatro alle Vigne stiamo iniziando a progettare una grande rassegna dedicata alla comicità. Il prossimo anno vorrei portare a Lodi alcuni dei nomi “top” della scena nazionale».
Lo conferma anche il direttore dello stabile lodigiano, Angelo Curtolo: «Il progetto è sul tavolo, ci piace, ma siamo ancora in una fase preliminare. Di sicuro con Filippo Caccamo abbiamo già posto le basi per future collaborazioni. Il suo successo? Filippo è un grande professionista che è cresciuto molto rapidamente negli ultimi anni. Il pubblico apprezza, si diverte, ama questo “figlio” della città del quale dobbiamo andare molto fieri». Il Teatro alle Vigne è stata una delle prime istituzioni a credere nel talento del comico lodigiano: «E siamo felici di averci creduto – continua Curtolo -. La collaborazione è iniziata prima del Covid, lui era già in rampa di lancio. Il pienone di pubblico? Gli spettatori delle Vigne sono tornati appena le norme lo hanno consentito. Tra il teatro e la comunità c’è un legame molto forte: non è così ovunque. Credo che il nostro pubblico abbia apprezzato anche le proposte. Maggiore è la qualità, maggiore è la risposta».
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