Elvira Mujčić, tra tensione e speranza: «Possiamo e dobbiamo scegliere»

A TRENT’ANNI DAL GENOCIDIO DI SREBENICA Lunedì la presentazione del suo romanzo La stagione che non c’era, martedì l’incontro al liceo

Il suo non è lo sguardo di uno storico che ricostruisce il pandemonio delle guerre balcaniche, non è nemmeno la testimonianza di una superstite, ma è il tentativo di entrare nelle vite comuni di chi ha vissuto il collasso della Jugoslavia e, attraverso la letteratura, portarle su un altro piano, aiutando a riflettere sui temi dell’esistenza, che si possono declinare nella Sarajevo degli anni Novanta, nella Srebrenica del genocidio, ma anche nell’Europa contemporanea e nell’Italia in cui viviamo oggi.

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