In rete centinaia di commenti d’odio sono stati cancellati subito dopo la tragedia di Giovanna Pedretti

Insulti e violenza verbale si sono scatenati contro la 59enne, ma i leoni da tastiera in ritirata potrebbero essere facilmente rintracciabili

Centinaia di commenti d’odio cancellati nel giro di un’ora o due alla notizia della morte di Giovanna Pedretti. I leoni da tastiera domenica avevano dato il peggio di sé ad attaccare Giovanna e la pizzeria Le Vignole, ma appena ha cominciato a diffondersi l’informazione sul ritrovamento del corpo senza vita della ristoratrice in riva al Lambro, gran parte di quei commenti sono spariti. E se l’indagine per istigazione al suicidio affronterà anche il tema dell’odio social, per gli inquirenti ci sarà un gran lavoro da fare per ricostruire i commenti cancellati e i profili, alcuni palesemente falsi, alcuni anch’essi cancellati, di chi ha attaccato, con ogni probabilità anche da Sant’Angelo, spesso con una durezza spropositata, la pizzeria. Un lavoro che la tecnologia rende possibile, perché nei server di Meta, la società che controlla Facebook, rimane traccia delle attività anche una volta cancellate.

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