Fra trent’anni la chiusura della discarica di Cavenago

La gestione operativa si concluderà nel 2025, poi passerà agli enti pubblici per la dismissione definitiva

La gestione operativa della discarica di rifiuti urbani e speciali di Soltarico a Cavenago si concluderà nel 2025. Da quella data la gestione passerà da Ecoadda in liquidazione (partecipata da Waste Italia in maggioranza e dalla Provincia di Lodi con una quota di minoranza) agli enti pubblici, Regione o Provincia, per la fase di chiusura definitiva dell’impianto, che durerà 30 anni.

Nel settembre 2020 la Provincia aveva rilasciato a Ecoadda il nulla osta per la posa di un telo provvisorio a copertura della sommità della discarica e per il completamento della sua risagomatura, previo visto di regolarità sulle quote di rifiuti da parte di Arpa. A due anni dall’ultimazione di questo intervento, la società era tenuta ad avviare le procedure di chiusura definitiva della parte sommitale e dei settori spondali. Il mese scorso Ecoadda ha inviato alla Provincia il cronoprogramma delle operazioni ancora mancanti, in particolare per la chiusura dei tre settori spondali, che la società prevede di contenere a partire da inizio 2024 ed entro il 2025. Dopo quella data, la discarica passerà dalla fase gestionale alla fase di chiusura, 30 anni in cui la gestione passerà agli enti pubblici, prima che il sito possa trovare un eventuale nuova destinazione. Tecnicamente, quindi la discarica è ancora aperta, dunque, e ci sarebbe spazio ancora per ricevere rifiuti rispetto alle previsioni dell’autorizzazione provinciale, ma le operazioni sono di fatto ferme da tempo proprio per i problemi finanziari della società in liquidazione, e l’impossibilità a ottenere fideiussioni valide per le attività. Si va dunque verso la chiusura definitiva senza ulteriori conferimenti di rifiuti, e al momento, chiusa definitivamente la causa penale (prosciolti o assolti gli imputati, anche per prescrizione dei termini), le operazioni in corso sembrano attività di routine per la chiusura dei diversi settori. Da palazzo San Cristoforo si fa sapere che «la società sta ottemperando regolarmente all’invio di rapporti ambientali sulla conduzione dell’impianto, con frequenza mensile».

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