Un liceo del Made in Italy al Tosi, «ma bisogna tutelare l’Agraria»

CODOGNO Dall’ex Provveditorato l’invito a non sacrificare l’indirizzo tradizionale

L’Itas Tosi di Codogno vuole creare un Liceo del Made in Italy, indirizzo riconosciuto nel 2023 per promuovere e valorizzare le eccellenze italiane, dalla moda al design all’agroalimentare all’arte, e preparare gli studenti alla loro gestione e promozione, combinando studi umanistici, materie Stem, e materie economiche-giuridiche. La richiesta dell’istituto è stata recepita, con alcune sottolineature, dalla Provincia di Lodi, che ha deliberato in settimana l’aggiornamento dell’offerta scolastica e formativa per il 2026-2027.

Se da un lato la proposta del Tosi amplia l’offerta formativa, anche in sinergia con l’indirizzo agrario, dall’altro rischia di far perdere l’unicità dell’indirizzo, portando la scuola verso l’Istituto di Istruzione Superiore, che potrebbe mettere a rischio l’autonomia scolastica. Infatti, nell’altro provvedimento per la scuola approvato in settimana, l’aggiornamento del dimensionamento scolastico, il Tosi mantiene l’autonomia nonostante il numero di iscritti, 564, sia inferiore alla soglia minima ordinaria di 600, in virtù dei criteri di priorità stabiliti nel Documento di indirizzo regionale. Il timore è che l’impatto del Liceo del Made in Italy crei più problemi che opportunità. E lo stesso Provveditorato ha espresso un parere in cui specifica che «al fine di garantire e salvaguardare la specificità degli attuali percorsi di studi è imprescindibile che la nuova sezione del Liceo del Made in Italy non vada a impattare negativamente su iscritti e sezioni per l’indirizzo Agraria-Agroalimentare-Agroindustria nelle sue varie articolazioni, nonché sul numero degli studenti residenti nel convitto».

Tra le altre novità dell’aggiornamento formativo, il Cfp Clerici sopprimerà i corsi di operatore del benessere con indirizzo estetica e acconciatura, il Cfp Calam attiverà il quarto anno di Tecnico Informatico e introdurrà la nuova qualifica triennale di operatore dell’abbigliamento e dei prodotti tessili, l’Ambrosoli di Codogno riattiverà il percorso quinquennale Costruzioni Ambiente e Territorio, il Pandini di Sant’Angelo avvierà la sperimentazione 4+2 di istruzione tecnica tecnologico professionale.

Per il dimensionamento, il territorio mantiene tutte le dirigenze scolastiche attuali. L’unica novità riguarda lo spostamento ufficiale della sede del Cpia nei locali dell’Asfol ex Cfp.n

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